Monteriggioni : intervista con la consigliera di opposizione Raffaella Senesi che si ricandida a sindaco nel 2024.Anni fa , sindaco uscente del Pd ,non venne ricandidata dal partito forse perché considerata “una persona non allineata e libera da condizionamenti”. Ora ci riprova contro l’attuale amministrazione che “ si caratterizza- dice- per aver fatto sparire Monteriggioni. Siamo talmente fuori dai radar che c’è chi ci considera una frazione di Siena”
Di Fabrizio Camastra
Incontro Raffaella Senesi proprio nel giorno del suo compleanno per avere conferma direttamente da lei che si candiderà a sindaco di Monteriggioni alle prossime comunali di giugno 2024.E’ seduta con tre amici ad un ampio tavolo rettangolare posizionato nella veranda di un bar molto frequentato. Attualmente Raffaella Senesi è consigliera. Cinque anni fa era sindaco uscente ma quando capì che il suo partito, il Pd, non le avrebbe dato la dignità di riconoscere il suo lavoro ricandidandola, lei chiese le primarie che non le furono concesse. Solo a quel punto decise , insieme ad un gruppo di iscritti al PD,di uscire dal partito e organizzare insieme una propria lista civica. Mi dice a bruciapelo anticipandomi la domanda : “ le persone che mi hanno sostenuto fino ad oggi mi hanno chiesto di ricandidarmi e ho deciso di accettare l’invito di candidarmi per il 2024”. Le chiedo il motivo, perché a lei sia stato negato il secondo mandato: “probabilmente mi considerano una persona non allineata e libera da condizionamenti. “Il problema è che oggi non viene giudicato ciò che si fa ma come si vende ciò che non si fa”. Raffaella Senesi ha una energia fuori dal comune: “il mio gruppo è stato l’unico a fare opposizione in questi cinque anni. Monteriggioni è un comune appartenente alla cintura extraurbana di Siena, insieme ad altri comuni che si affacciano sul confine con il capoluogo . Questa amministrazione si è caratterizzata per aver fatto sparire Monteriggioni. Siamo talmente fuori dai radar che c’è chi ci considera una frazione di Siena. Lavori pubblici talvolta inutili, politiche turistiche poco incisive. Il nostro comune è sparito dalle mappe della politica. Invece dovrebbe avere un ruolo fondamentale, dialogare con Siena e gli altri comuni che si affacciano sul confine del capoluogo per armonizzare politiche urbanistiche e di sviluppo. Non fermarsi dunque dentro ai confini del nostro comune in nome dell’interesse di Monteriggioni e – insiste la Senesi- dialogare con l’Amministrazione comunale di Siena”. Il suo ragionamento è semplice: “Siena è attualmente chiusa dentro le sue mura, ma ci sta stretta. Stare isolati da Siena è un danno per i comuni confinanti che comunque si sono sviluppati lungo il perimetro di confine. Collaborare sarebbe un beneficio per tutti, significherebbe fare un piano urbanistico unico e coerente con la naturale contiguità tra Siena e i comuni subito fuori, nel segno della sostenibilità dei costi in termini di consumo di suolo e di risorse economiche. Così come le politiche del turismo potrebbero essere meglio indirizzate”. Ma nel mirino non c’è solo Siena, c’è anche l’ambito più allargato alla Val di Cecina, compresa Volterra e la Val d’Elsa, per le politiche turistiche. “Durante il mio mandato di sindaco fummo alla fiera di Milano come comparto turistico d’ambito, con risultati eccezionali che penso- aggiunge – ancora oggi siano sotto gli occhi di tutti”. E infatti la via Colligiana che costeggia il Bar di Monteriggioni dove ci troviamo è un via vai di pellegrini con zaino in spalla e bastone spartano che affollano la via Francigena, della quale la Senesi non vuol prendersi i meriti e si capisce anche il motivo: “Ci sarebbe molto, molto, da lavorare ancora per lo sviluppo della Francigena. Ci vorrebbe- precisa- chi si intestasse l’iniziativa di mettere insieme le nove regioni interessate e le tante amministrazioni comunali per parlare di decoro, accoglienza, di cose semplici che non sono banali. La Francigena è una, altrimenti si perde il senso”. La Senesi ha in mente l’Eroica. “E’ un modello che mi piace, che punta sulla bellezza e la conservazione finalizzata ad uno scopo romantico di preservare la nostra memoria, un modello ripetibile e a tal proposito avrei delle idee”. Non si sbilancia perché siamo alla vigilia della campagna elettorale e non vuol scoprire le sue carte. Ma Raffaella Senesi è soprattutto una donna pragmatica: “Il mio primo atto da sindaca sarebbe comunque quello – precisa- di riportare, come era durante la mia sindacatura, l’esenzione dell’addizionale irpef comunale fino a 15.000euro di reddito-. L’attuale amministrazione ha portato a 13mila euro il limite di esenzione abbassando l’asticella probabilmente perché non si rende conto di quale sostanza sia fatta la realtà. Il limite di esclusione deve essere più alto, anche di 2mila euro, significherebbe molto per numerose famiglie”.