Monteriggioni: preoccupazione gruppo consiliare di minoranza “Per Monteriggioni-Senesi sindaco” per situazione di conflitto tra amministrazione e alcune associazioni ambientaliste su Parco Montagnola

Dal gruppo consiliare di minoranza “Per Monteriggioni- Raffaella Senesi sindaco” riceviamo e pubblichiamo

“Il comunicato di Legambiente apparso sui quotidiani ci porta a fare alcune preoccupate considerazioni. Da un lato prende atto della frattura che si è creata per le recenti polemiche sui tagli boschivi nella Montagnola tra il mondo silvicolo forestale e una parte del mondo ambientalista, costituito da WWF Siena, Italia Nostra Siena, C.A.I. di Siena e Gruppo di Intervento Giuridico. Dall’altro offre un serio ed articolato ventaglio di soluzioni finalizzate alla ricomposizione di questa frattura. Il contrasto è sicuramente grave ed articolato, avendo delicate implicazioni sociali ed economiche. In primis si è prodotto un conflitto tra il Comune di Monteriggioni e il mondo agricolo nella sua parte silvicolo forestale. Riteniamo molto grave che questo sia stato il prezzo pagato per rinforzare invece, da parte del Comune, un asse con una sola parte del mondo ambientalista, escludendone altre importanti componenti. Una frattura ancora più grave, in quanto il comportamento del sindaco Frosini ha avallato quanto espresso nel corso delle numerose interviste rilasciate da esponenti del mondo ambientalista senese. Pur non entrando nel merito delle questioni, ci limitiamo a registrare un metodo asimmetrico e dannoso adoperato da Frosini, dando ascolto e considerazione a queste nobili, ma parziali, componenti del mondo ambientalista, escludendone altre e rifiutando di considerare le ragioni dei proprietari dei fondi. Il sindaco Frosini ha agito, di fatto come un potente ‘divaricatore’ tra queste componenti sociali. Questo strappo, che sembra difficilmente ricucibile almeno nel breve termine, è stato sancito nel pomeriggio del giorno 1 marzo u.s., quando il sindaco Frosini insieme all’assessore Valenti ha illustrato i capisaldi del suo fantomatico progetto di Parco della Montagnola ai vertici del Comune di Casole d’Elsa, riuniti insieme alla parziale rappresentanza del mondo ambientalista.  Frosini ha attuato insieme a loro una sfacciata e inspiegabile estromissione dal tavolo di confronto non solo di alcune importanti associazioni ambientaliste, ma anche dei proprietari silvicolo forestali e dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria del mondo agricolo. I silvicoltori, tra l’altro e giustamente, lamentano/denunciano una caduta di valore dei terreni sulla Montagnola e stanno fermando il flusso di investimenti silvicolo forestali. Tutto questo ha indotto i silvicoltori a interrompere l’iter procedurale già concordato per la concessione delle autorizzazioni necessarie a correre la Granfondo ed i bikers sono stati quindi i primi a pagare un alto prezzo per le incomprensibili scelte dell’attuale sindaco di Monteriggioni. Adesso la situazione è molto più grave di un mese fa.  Le tensioni stanno acuendosi ulteriormente sino a costringere ieri Legambiente ad una discesa in campo con un ruolo pacificativo e mediatore, ma nulla potrà essere ottenuto se il sindaco Frosini non renderà pubblico il Progetto di Parco della Montagnola, che per ora è “come l’Araba Fenice, che ci sia ognun lo dice cosa sia nessun lo sa…”. Le conseguenze, come già detto, sono gravissime…. Le voci che si rincorrono sono le più disparate e in assenza di chiarezza da parte del sindaco Frosini e della sua amministrazione, non possiamo che confermare la nostra preoccupazione per una situazione di conflitto fuori controllo tra istituzioni, associazioni e operatori economici che può portare solo a pessime conseguenze per tutti gli attori della controversia, in ogni caso a scapito della comunità di Monteriggioni.