Monteroni : a Suvignano  incontro con Pietro Grasso che il 28 ottobre  presenterà il suo libro “Paolo Borsellino parla ai ragazzi”

Ha preso il via  il nuovo campo della legalità “Suvignano #benecomune” organizzato da Arci Toscana nella tenuta nel comune di Monteroni d’Arbia confiscata alla mafia e restituita alla società civile da alcuni anni. L’iniziativa sta coinvolgendo12 giovani provenienti dal territorio toscano, che saranno impegnati fino a venerdì 29 ottobre in attività agricole, al mattino, e in iniziative sul tema della legalità e della partecipazione attiva, nel pomeriggio. Il programma prevede anche due eventi aperti al pubblico, ospitati nel salone del complesso Il Tinaio nel rispetto delle norme anti Covid-19: mercoledì 27 ottobre, alle ore 21.30, appuntamento con lo spettacolo teatrale “Ora è sempre! L’ora della resistenza”, di e con Silvia Priscilla Bruni, Mario Costanzi e Alessandra Fantoni, mentre giovedì 28 ottobre, alle ore 18.30, Pietro Grasso presenterà il suo libro “Paolo Borsellino parla ai ragazzi” intervistato da Pino Di Blasio, capocronista e responsabile de La Nazione Siena. L’iniziativa è finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito di GiovaniSì.  Lo spettacolo teatrale “Ora è sempre! L’ora della resistenza” proporrà uno show dedicato ai passi della Resistenza fra emozioni e frammenti di vita. La performance, raccontata da Silvia Priscilla Bruni con una lieve e, al tempo stesso, intensa ironia, vedrà protagonisti semplici e grandiosi uomini e umili e meravigliose donne comuni che hanno saputo resistere e dare un futuro al Paese. Ad accompagnare le loro storie saranno i canti di quel tempo, interpretati da Alessandra Fantoni e Mario Costanzi, per rendere omaggio e ricordare tutti coloro che hanno combattuto per restituire all’Italia libertà e democrazia. Il libro “Paolo Borsellino parla ai ragazzi” rappresenta, invece, una testimonianza civile per le nuove generazioni e un omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino andando oltre lo stereotipo dell’eroe e scoprendo chi fossero realmente. A raccontarli è Pietro Grasso, che ha lavorato accanto a loro e si rivolge ai ragazzi di oggi, molti dei quali non li hanno conosciuti e non erano nati nel 1992, anno della morte dei due magistrati per mano della mafia.