Partorire in acqua all’ospedale di Grosseto con la vasca nativa .Una modalità attivabile nel percorso a basso rischio ostetrico

È in funzione la nuova vasca nativa della Sala parto dell’ospedale Misericordia di Grosseto. Questo strumento rappresenta un ulteriore passo verso un’assistenza ostetrica sempre più rispettosa, personalizzata e orientata al benessere psico-fisico della madre e del neonato.«L’utilizzo della vasca durante il travaglio e il parto offre numerosi benefici, ampiamente documentati dalla letteratura scientifica – dichiara Serena Pepi, responsabile ostetrica percorso nascita Grosseto – quali la riduzione della percezione del dolore, maggiore rilassamento e libertà di movimento, favorisce la progressione del travaglio e diminuisce il ricorso a farmaci analgesici o interventi medici non necessari. Partorire in acqua promuove un’esperienza più positiva e meno medicalizzata per la donna, contribuendo a rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e a creare un ambiente più intimo e rassicurante». «Questa soluzione rappresenta un’offerta importante per le donne che scelgono l’ospedale di Grosseto per partorire – dichiara Rita Puzzuoli, direttrice facente funzione Uoc Ginecologia Ostetricia di Grosseto – il «Misericordia» è da sempre orientato ad ampliare il percorso di umanizzazione per l’assistenza alla nascita in cui il ruolo delle ostetriche è centrale. L’équipe ostetrica, infatti, della sala parto è preparata e disponibile ad accompagnare le future mamme che desiderano vivere l’esperienza del travaglio e parto in acqua, nel rispetto della fisiologia e della sicurezza». «Esprimiamo soddisfazione per l’attivazione della vasca nativa – dichiara il direttore medico del Po Misericordia, Michele Dentamaro – il nostro ospedale aumenta l’offerta per le mamme e neonati all’insegna di un approccio sempre più orientato al miglioramento della presa in carico. Ringraziamo tutto il personale, in particolare le ostetriche che curano il percorso a basso rischio».