Piancastagnaio: Comunità Energetica, scontro in Consiglio comunale sulla gestione del progetto. L’opposizione critica la scelta dell’amministrazione, la maggioranza difende l’affidamento esterno

Di Stefano Magi

Polemiche in Consiglio comunale a Piancastagnaio sulla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Il gruppo consiliare di minoranza  ‘Oltre il Ponte’ ha criticato la gestione del progetto da parte dell’amministrazione, definendola “frettolosa e calata dall’alto”. Pur condividendo l’idea della CER, il gruppo ha evidenziato il mancato coinvolgimento della comunità locale e ha sollevato dubbi sulla scelta di affidarsi a soggetti esterni. La maggioranza, però, difende le proprie decisioni, sottolineando l’importanza di accelerare i tempi e affidarsi a realtà già strutturate. Nel comunicato stampa diffuso dopo il Consiglio, Oltre il Ponte ha espresso preoccupazione per la tempistica con cui si sta procedendo. Secondo l’opposizione, l’amministrazione ha atteso fino al 20 dicembre per muoversi, scegliendo poi di affidare la promozione della CER a CERESS, società di Bergamo, con un costo di circa 8.500 euro. Una decisione che avrebbe sacrificato il coinvolgimento diretto delle famiglie e delle imprese locali, che avrebbero dovuto essere le prime a esprimere interesse e disponibilità. Altrettanto contestata è stata la scelta di affidare la gestione della CER alla fondazione FLANDER, anch’essa di Bergamo. Oltre il Ponte si chiede perché non sia stata creata una fondazione locale o amiatina, coinvolgendo direttamente i territori su cui insiste la cabina elettrica primaria. “Da un lato si cerca di creare un’economia diversificata rispetto alla monoeconomia della pelle, ma dall’altro si guarda altrove”, si legge nel comunicato. L’opposizione ha inoltre ricordato che nel maggio 2024 l’ex sindaco Vagaggini aveva promosso un evento sulle CER, nel quale CERESS figurava già come soggetto coinvolto nei materiali informativi, poi ritirati. Tuttavia, dopo quell’iniziativa, il tema non è stato più ripreso dall’amministrazione fino alla recente accelerazione per rispettare la scadenza di marzo. “Un condominio fotovoltaico pianese sarebbe stata la strada naturale, ma ormai non c’è più tempo”, sottolinea il gruppo consiliare di minoranza.Pur ribadendo il proprio sostegno alla creazione della CER, Oltre il Ponte ha annunciato l’astensione nella votazione in Consiglio, criticando la mancanza di un vero percorso partecipativo e invitando l’amministrazione a rivedere la propria impostazione burocratica e urbanistica.  L’amministrazione difende però le proprie scelte. L’assessore Pierluigi Piccini ha sottolineato che l’affidamento a soggetti esterni presenta diversi aspetti positivi. “Il coinvolgimento di realtà già strutturate consente di ridurre i costi di avvio, evitando al Comune di dover sostenere direttamente spese per la gestione operativa e la promozione dell’iniziativa”, ha dichiarato.Piccini ha inoltre evidenziato come la scadenza ravvicinata renda necessario un intervento rapido: “Rivolgersi a esperti del settore accelera il processo di costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile, un elemento cruciale considerando il termine di marzo per la definizione del soggetto giuridico”. Infine, l’assessore ha rassicurato sul coinvolgimento locale, affermando che l’amministrazione ha chiesto garanzie affinché cittadini e imprese possano beneficiare concretamente della CER: “Ciò che conta non è tanto l’esternalizzazione in sé, ma il modo in cui questa viene gestita e integrata con il territorio. Per questo motivo, il Comune ha chiesto garanzie affinché la partecipazione locale sia valorizzata, assicurando che cittadini e imprese possano beneficiare concretamente della CER”. Con l’approvazione in Consiglio, il progetto per la Comunità Energetica a Piancastagnaio entra nella fase operativa, mentre il dibattito sulla gestione e il coinvolgimento del territorio resta aperto.