Piancastagnaio : dimissioni vicesindaco Enio Rossi; sindaco Vagaggini , “non è assolutamente un divorzio politico, ma semplicemente una visione diversa sul metodo. Qualcuno, come alcuni giornali o gruppi politici, sta disturbando quella che può essere la serenità di un paese, la credibilità di certe persone e, in qualche maniera, cerca di minare quelli che sono i rapporti umani”

Il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini , all’indomani delle dimissioni del Vicesindaco Enio Rossi,  ha ritenuto opportuno fornire delle informazioni precise “ in quanto qualcuno, come alcuni giornali o gruppi politici, sta disturbando quella che può essere la serenità di un paese, la credibilità di certe persone e, in qualche maniera, cerca di minare quelli che sono i rapporti umani.
Ci sono state le dimissioni del vicesindaco; sono avvenute il 6 settembre.  Le avrei volute comunicare  in una forma istituzionale, durante il consiglio comunale ma – ha aggiunto Vagaggini –  quando vengono scritte sul giornale o sullo spazio web di un organo politico, distorcendo e  distruggendo quella che è la verità, il sindaco interviene affrontando l’accaduto sotto l’aspetto umano. Non vi è stato alcun terremoto, sono eventi che succedono in moltissime amministrazione comunali, di qualunque colore o indirizzo politico esse siano. Non è assolutamente un divorzio politico, ma semplicemente una visione diversa sul metodo. Quello che è successo in questi 18 mesi,ha inciso sui rapporti lavorativi e umani; certamente la pandemia ha fatto in modo che la mancanza in presenza di un costante dialogo e confronto, abbia accentuato le differenziazioni, i punti di vista; parlare attraverso un video aiuta ma non restituisce il contatto necessario con il rischio di allontanare quel che è vicino.Quel che è accaduto è dovuto anche a questo. Con Ennio Rossi mi sono parlato anche prima delle dimissioni. Non le ho respinte, così come hanno fatto gli altri membri della giunta comunale. Quelle di Rossi – ha precisato  ancora – sono le dimissioni di un galantuomo, di colui  di cui non posso che testimoniare abbia fatto il bene del Comune di Piancastagnaio, di colui che, con tutte le proprie forze e la propria volontà,è stato contributo fondamentale per realizzare ciò che siamo riusciti a fare. Enio mi ha seguito da sempre,come ho ricordato anche nell’ultima campagna elettorale. La  gente non ha premiato nessun partito, ci ha premiato perché ha scelto “il sapersi dare da fare”, chi si è dato da fare nei 5 anni precedenti; tra questi c’era appunto Enio Rossi, sempre presente e costante con la sua precisione, capacità e ferma volontà di lavoro già apprezzate quando era funzionario della nostra Comunità Montana divenuta poi Unione dei Comuni. Dopo oltre sette anni di amministrazione comunale, subentra anche un po’ la stanchezza, una visione diversa delle cose; non su programmi, perché quelli sono e quelli saranno e quelli faremo; subentra un metodo diverso sul come affrontare le cose e portarle avanti.Tutti noi ci siamo parlati con chiarezza, potevo essere il primo a tirarmi indietro ma questo avrebbe significato la fine di una legislatura. Dopo tantissimi anni di esperienza e senza millantare credito,non devo fare più carriera; la fine di questa mia bellissima ed entusiasmante esperienza amministrativa sarà tra 2 anni e mezzo circa e devo dire che per me sarà comunque positiva sotto tutti gli aspetti. E’ cambiata amministrazione, sono cambiati anche i metodi, così come nelle dimissioni di Enio Rossi che, come detto in precedenza, sono quelle di un galantuomo. Non si nasconde con un “politichese” come si usava fare dando motivazioni del tipo “motivi familiari”, “motivi di salute”… ma scrive chiaramente- ha ancora sottolineato –  di mancanza di condivisione nel metodo con la Giunta comunale.Quindi si sentiva in difficoltà, affaticato. Questo l’ho sentito anch’io fortemente,ma, come ho detto, ritirarmi avrebbe significato interrompere un’esperienza che si dovrà invece completare in bellezza lasciando il testimone a coloro che ci danno una mano sia a me che a Enio, perché tutti e due avremmo lasciato il testimone; lui lo ha fatto in anticipo ma io non me lo posso permettere, devo andare avanti.Cercherò di essere meno ingombrante e più propositivo con la mia giunta e coi miei consiglieri per il bene dei cittadini di Piancastagnaio. Questo è il metodo che ci siamo dati, di chiarezza, fattibilità. serenità e condivisione umana.Non di “terremoti” o di “cosa ci sarà dietro…”. Dietro non c’è nulla!Enio non ama apparire, rilasciare interviste… su questo siamo caratterialmente diversi. Sono certo che non starà fermo nemmeno lui, occupandosi di attività rivolte al bene della collettività. Non abbiamo condiviso dunque il metodo, non soltanto io ma l’intera giunta. C’è stato certamente uno scollamento ma – ha concluso Vagaggini – non una rottura. Sono rimaste quelle che sono le nostre capacità dialettiche, umane, la fiducia e la solidarietà nei confronti di Ennio assieme al forte e sentito ringraziamento per quello che è e che ha fatto e che tutti noi, attraverso lui, siamo riusciti a fare”.