Piancastagnaio : la lista civica “Oltre il Ponte”   chiede trasparenza sulla trattativa Regione-Enel per il rinnovo delle concessioni geotermiche

Di Mariella Baccheschi

Incontro con i cittadini a Piancastagnaio promosso dalla lista civica “Oltre il ponte”, gruppo di minoranza in consiglio comunale, sul tema che riguarda il rinnovo delle concessioni geotermiche. Il titolo: “Come si decide il nostro futuro”. “In un mondo in cui la questione energetica è diventata cruciale per definire il nostro futuro, la risorsa geotermica – recita il volantino del gruppo – rappresenta un’opportunità. Lo scambio di opinioni e una informazione senza pregiudizi dovrebbero essere usati per decidere insieme il nostro futuro”. Nel 2026 scade il termine ultimo delle attuali concessioni geotermiche e la regione toscana prova a evitare la gara attraverso una fitta trattativa con Enel Green Power, concessionario quasi unico. Trattativa che va avanti da mesi, condotta direttamente dal presidente della regione toscana Eugenio Giani. “La trattativa – ha  sottolineato Marco Bagno, capogruppo consiliare – segnerà il futuro del paese di Piancastagnaio per i prossimi vent’anni. E la nostra amministrazione comunale non ha sentito il dovere di contattare i cittadini in assemblea, né di discuterne in consiglio comunale. Tutto si è svolto tenendo all’oscuro la popolazione, mentre sarebbe stato compito della maggioranza quello di informare. Lo facciamo noi, ma chiediamo una maggiore attenzione”. L’ingegner Fabio Fineschi, esperto della materia, ha fornito dei suggerimenti per il tavolo della trattativa (l’unico comune invitato per l’intera Amiata è Santa Fiora con il sindaco Federico Balocchi, ndr) e una sorta di vademecum, a uso esclusivo dei cittadini. “L’energia prodotta da fonte geotermica è la più costosa – ha spiegato – tra quelle prodotte in terra. Quanto alle “torri ibride”, descritte come la più interessante novità tecnologica presente nella trattativa, non sono finalizzate alla riduzione dell’inquinamento in atmosfera, bensì alla riduzione dei pennacchi nelle torri di raffreddamento”. Le emissioni invece restano una delle maggiori criticità. “Come monitorarle di continuo e come valutare se i limiti imposti sono ben calibrati? – si è chiesto Fineschi -. E, infine,come dimostrare in buona sostanza che l’Amiata è idonea alla costruzione di nuove centrali?”. Fabio Landi, studioso del rapporto geotermia e salute, ha ribadito come dagli studi esistenti emergano dati che evidenziano seri problemi di salute (tassi di mortalità maschile più alti del 13% rispetto alla media toscana, ndr) per i residenti nelle aree geotermiche. Velio Arezzini, portavoce della rete nazionale NoGesi, ha ricordato come “prima di progettare altre nuove centrali sia indispensabile dare risposte concrete alle criticità e alle carenze degli impianti esistenti”.