Piancastagnaio: stasera Giuseppe Sani ripercorre 35 anni letterari nell’ambito dell’iniziativa “Veglie Notturne”
Di Giuseppe Serafini
L’ appuntamento è per questa sera alle ore 21 e 15 nella suggestiva e fresca cornice delle storiche fonti di Voltaia a Piancastagnaio dove nell’ ambito dell’ iniziativa “ Veglie notturne” patrocinata dall’ amministrazione comunale e dalla Pro loco locale, Giuseppe Sani ,giornalista , storico, ricercatore presenterà il nuovo volume dal titolo dialettale “ l’emo che belle bussa la biada” , Un originale e simpatico excursus sul significato delle parole della tradizione Amiatina contenute nel dizionario Amiatino scritto dal grande letterato e filologo Giuseppe Fatini nato a Piancastagnaio. Un appuntamento che il Sani ha voluto fortemente condividere con la comunità Pianese in questa ripartenza dove la ripresa delle attività culturali in presenza è stata una priorità da parte dell’ amministrazione dopo più di un’ anno di silenzio. Giuseppe Sani, per l’ occasione festeggerà questa sera trentacinque anni dalla sua prima divulgazione a carattere storico riguardante gli statuti e la storia dell’ antica congregazione di San Filippo Neri e del suo oratorio come originale testimonianza della primissima spiritualità Filippina. Ma la grande passione per la ricerca storica non ha mai abbandonato lo scrittore Amiatino che in numerose occasioni ha dato alla comunità locale e non solo la gioia e la curiosità di ritrovare nei suoi libri orme e tracce di antichi personaggi, intellettuali, personaggi che hanno fatto la storia delle terre della montagna ex vulcanica. L’ attenta e precisa ricerca nelle biblioteche e negli archivi storici ha permesso a Sani di restituire alla comunità pianese e non solo pezzi di vita e di cronache quotidiane di una popolazione determinata e caparbia, vissuta all’ ombra dei castagni, realmente e non in senso metaforico , per millenni fonti di vita per intere generazioni. Alla terra Amiatina e alle sue vicende e lotte sociali, Giuseppe Sani ha dedicato numerose pubblicazioni molte delle quali realizzate assieme allo scomparso Francesco Serafini, che giusto un anno fa ci lasciava dopo aver presentato il prezioso volume storico “ La tenda rossa” che ripercorre le cronache dell’ occupazione dei disoccupati pianesi nell’ inverno del 1969 giunti alla Lizza a Siena dopo una dura marcia a piedi e più di un mese attendati in segno di forte protesta sociale.