Radicofani: calcio, vittoria ieri per la Nuova Radicofani che resta in Seconda Categoria e si salva dal rischio retrocessione dopo un campionato difficile. Intervista a Juri Rossetti, da tredici anni nella squadra rosa-nera

Di Stefano Magi

Sotto una pioggia scrosciante si è giocata ieri allo Stadio dei Martiri di Radicofani l’ultima partita del campionato toscano di Seconda Categoria Girone L. Con un gol di Wisdom Omokhae la Nuova Radicofani ha battuto la Poliziana 1-0. Conquistando una salvezza sofferta al termine di una stagione complicata segnata da infortuni, cali di rendimento e domeniche difficili. Ma segnata anche da una grande tenuta morale fatta di appartenenza e resistenza. Juri Rossetti, trentun anni, nato a Radicofani, già capitano della squadra e da tredici anni in maglia rosa-nera, racconta cosa significa restare, lottare e vincere. Quando il calcio è soprattutto passione.

D.Ieri, a un passo dalla retrocessione, la vittoria contro la Poliziana. Dovevate arrivare a sentire il rischio più vero per cambiare passo?

R.“Per fortuna, ma anche per merito, abbiamo portato a casa tre punti, cosa che ci ha assicurato la salvezza.”

D. Cosa ha inceppato la stagione?

R.“È stata indubbiamente un’annata molto difficile. Tra infortuni ed espulsioni non abbiamo mai avuto la rosa al completo. Ma alla fine hanno prevalso il sacrificio e l’impegno. Merito di un gruppo molto unito.”

D.Tredici anni con la stessa maglia non sono solo una questione di abitudine. Sono quasi un miracolo dilettantistico. Com’è stato possibile?

R.“Amo il mio paese. È stata una scelta naturale. Se tornassi indietro, sceglierei ancora una volta di dedicare tutti i miei migliori anni calcistici alla squadra del mio paese. E spero che in futuro possano esserci altre persone che, come me, facciano lo stesso. Sia Radicofani che la società si meritano tanto.”

D.Cosa ti ha insegnato il calcio dilettantistico?

R.“Mi ha regalato tante emozioni e mi ha fatto conoscere altrettante persone. Mi ha fatto vivere esperienze bellissime, sia nel bene che nel male. Se penso solo agli anni trascorsi nel Radicofani, non posso non essere enormemente grato a tutta la società e in modo particolare al presidente Stefano Angeli, che mi ha seguito e fatto crescere calcisticamente come un figlio. È a lui che devo tutto l’amore per questa maglia. E non dimentico poi tutti i compagni con cui l’ho condivisa in questi tredici anni. Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa nel cuore.”

D.Sei già pronto per il quattordicesimo anno?

R.“Troppo presto per parlarne. Sicuramente dovrò capire se il mio fisico sarà pronto per un’altra stagione.”