Rapolano: approvata all’unanimità mozione Lista Civica di minoranza “Cambiamo Insieme” che condanna l’antisemitismo
Dal gruppo consiliare di minoranza di Rapolano (“Cambiamo insieme”) costituito dalla capogruppo Manola Paperini e dai consiglieri Giacomo Marcocci e Milena De Cagna , riceviamo e pubblichiamo una parte della mozione approvata dal Consiglio Comunale che impegna sindaco e giunta “ad attivarsi nelle sedi opportune per fare in modo che la definizione operativa di antisemitismo sancita dall’IHRA nella sua integrale definizione ed esemplificazioni, diventi patrimonio culturale e giuridico comune, secondo quanto sollecitato nella Risoluzione con raccomandazioni del Parlamento Europeo n. 2017/2692 “Lotta contro l’antisemitismo”.
“L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei. Manifestazioni di antisemitismo verbali e fisiche sono dirette verso gli ebrei e i non ebrei e/o alle loro proprietà, verso istituzioni comunitarie ebraiche ed edifici utilizzati per il culto”.Questa definizione di antisemitismo è stata adottata dall’IHRA (Internetional Holocaust Remembrance Alliance), Organizzazione intergovernativa a cui partecipano 31 Stati membri, tra cui l’Italia, impegnata nella promozione e divulgazione dell’educazione sull’olocausto in tutto il mondo. In Italia, il Consiglio dei Ministri, in coerenza con la risoluzione sulla lotta contro l’antisemitismo adottata dal Parlamento Europeo, n. 2017/2892 del 1 giugno 2017 e con la Dichiarazione del Consiglio d’Europa n. 15213 del 6 dicembre 2018, ha accolto questa definizione, così come hanno già fatto altri 18 Paesi europei. In questo difficile periodo che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, sono esponenzialmente aumentati gli episodi di intolleranza e le teorie complottiste, un trend che purtroppo è in crescita negli ultimi anni, come testimonia un recente rapporto dell’Eurispes secondo il quale il 15,6% degli italiani nega la Shoa. Anche l’Osservatorio Antisemitismo, nella Relazione annuale 2019 registra l’incremento dei casi di odio contro gli ebrei, il riemergere di vecchi stereotipi e la ricerca di un capro espiatorio su cui scaricare la colpa nell’attuale contesto di crisi economica e sociale, tutto questo amplificato e legittimato dal web, dove l’hate speech trova terreno fertile e difficoltà di controllo.Come Consiglieri Comunali, come rappresentanti delle istituzioni locali sentiamo il dovere di vigilare su questi fenomeni, non limitandoci a generiche enunciazioni di principio, ma facendo sentire forte la nostra voce unanime di condanna di ogni forma di violenza e discriminazione e confermando con coraggio la vocazione del nostro comune, dedito alla pace, alla fratellanza e alla giustizia. Abbiamo conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, dovevamo dare un seguito a quell’impegno che ci siamo assunti in quella occasione, interrompendo l’indifferenza, affinchè non diventi complice silenziosa delle ingiustizie e coltivando la memoria, quotidianamente, non limitandoci a celebrarla nelle date ricordate. Alcune amministrazioni locali hanno già presentato questa mozione e altre sono in procinto di farlo, ottenendo nelle Commissioni consiliari deputate o nei Consigli comunali il voto favorevole unanime, trovando il sostegno di tutte le forze politiche e, in taluni casi, introducendo questa definizione all’interno dello Statuto comunale. Come gruppo consiliare “Lista Civica – Cambiamo Insieme”, abbiamo deciso di aggiungere un ultimo punto alla mozione che ci è stata proposta dall’Associazione Italia-Israele di Livorno, tramite il suo Presidente Avv. Celeste Vichi. Il punto, a nostro parere, rende concreto l’enunciazione dell’impegno preso dalla Giunta e dal Sindaco, attuando i principi sottoscritti in un impegno di alto valore simbolico culturale: ricercare, attraverso il coordinamento del Delegato alla Cultura, memorie e documentazioni di episodi e comportamenti virtuosi che portino alla luce il sentimento di generosità e coraggio dei nostri compaesani nei confronti degli ebrei durante gli anni bui della persecuzione nazifascista, affinché il materiale raccolto possa essere conservato negli archivi comunali a perenne memoria e a disposizione delle nuove generazioni.”