San Casciano dei Bagni: dall’8 dicembre in mostra , diffusa sul territorio, le opere di Paolo Campagnolo “Aquae: Visibilia et Invisibilia” a cura di Sveva Manfredi Zavaglia
“Aquae”: Visibilia et Invisibilia dell’artista internazionale Paolo Campagnolo, a cura di Sveva Manfredi Zavaglia è un progetto d’arte diffusa che intende creare un viaggio esplorativo nella storia del territorio di San Casciano dei Bagni, al confine tra Valdichiana Senese – candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026 – e la Val D’Orcia. Vernissage venerdì 8 dicembre presso Fonteverde, Località Terme, San Casciano dei Bagni . Un racconto attraverso la sua comunità in un percorso tra i piccoli borghi le loro acque con le opere di Paolo Campagnolo, dalla città di San Casciano dei Bagni, a Celle sul Rigo, al Castello di Fighine, a Palazzone fino a Trevinano, reimpaginando antiche tecniche artistiche attraverso nuove prospettive e semantiche innovative, tra luce e riflessi. Le Opere in mostra si troveranno in un percorso dettagliato e descrittivo: nel Comune di San Casciano a Fonteverde e nel Ristorante Bar Daniela e presso Borgo La Novella; a Celle presso Il Poggio e “Chi cerca trova”; nel Ristorante Castello di Fighine Heins Beck Seasons; nel Poder Nuovo di Giovanni Bulgari a Palazzone e nel Ristorante la Parolina a Trevinano. Il titolo scelto, Aquae – parola latina“acque” è simbolo fondamentale per la sopravvivenza e svolge un ruolo cruciale in molti aspetti della vita quotidiana, infatti è dedicato alla città di San Casciano Dei Bagni e le sue meravigliose ricche acque termali e dintorni. Gli Arazzi di Paolo Campagnolo, site specific, accompagnano il visitatore in questo viaggio ritrovando quel dualismo tra cielo e terra in una vera e propria esperienza. La composizione delle opere è con colori ad olio e materia, realizzate meticolosamente a mano con tele lavorate e dipinte in un lungo e attento processo di composizione. I colori prendono vita quando gli acidi si mescolano con una vasta gamma di materiali, tra cui colle pigmentate, foglie d’oro o d’argento, metallo e celluloide. Arazzi creati tra l’astratto, con motivi geometrici e trame di luce con tracce di figurativo. Appaiono personaggi mitologici come Nettuno, Dio supremo dell’acqua che rappresenta la forza della natura. Esploriamo i concetti di tempo e di rituale attraverso una lente mitologica. Un’ uso innovativo del colore, tra blu, argento e oro, con alcune punte di rosso in delicatezza, della forma e della composizione. Opere che sfidano la percezione e stimolano l’immaginazione degli spettatori creando questa esperienza quasi interiore, con qualità immersive della luce riflessa che sono la base del suo linguaggio artistico. Paolo Campagnolo, artista nato a Roma nel 1965, vive tra Roma e Venezia. Dal 1989 al 1995, ha vissuto, lavorato ed esposto a Londra, Berlino e Roma. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ed ha proseguito la sua carriera a livello internazionale, vivendo tra Londra, Berlino e Roma. Crea e sperimenta tecniche artistiche diversificate, spaziando dalla pittura alle composizioni mixed-media e alle installazioni. Paolo Campagnolo crea opere per importanti gallerie, istituzioni internazionali e per collezionisti privati collaborando in diverse città come Istanbul, Tokyo, New York e Sydney. Campagnolo ha lavorato per diversi anni con Salvo Biondo come parte del duo artistico Campagnolo-Biondo, creando un ampio corpus di opere tridimensionali che hanno rappresentato un nuovo linguaggio pittorico basato sull’esplorazione della luce e della materialità dove il colore emerge come ricerca di vibrazioni particolari. Paolo Campagnolo continua questa eredità nella sua pratica attuale con antiche tecniche artistiche attraverso semantiche innovative. Le sue opere fanno parte di collezioni private in Usa, Europa, Asia e Australia.