San Casciano dei Bagni:la cassetta di cottura della cooperativa Filo&Fibra  si laurea all’Università di Pollenzo grazie alla produzione circolare e sostenibile

La lana vergine non utilizzata diventa il cuore della produzione circolare ed ecosostenibile della cooperativa Filo&Fibra di San Casciano dei Bagni. Dalla tosatura delle pecore che vengono allevate nel senese allo scopo di produrre latticini si ricava una lana che, sebbene sia troppo spessa per maglioni e vestiti, possiede un’alta capacità termoisolante. Dal riuso di questo materiale, che precedentemente doveva essere smaltito, nasce la cassetta di cottura, un oggetto che permette di cucinare con un forte risparmio energetico. Il funzionamento è semplice: basta scaldare le pietanze fino alla temperatura desiderata e poi mettere la pentola dentro la cassetta, il potere isolante della lana continua il processo e anzi lo rende più uniforme rispetto alla cottura al fornello. Un sistema che si sta diffondendo a tanti ristoranti dell’associazione ‘Slow Food’: recentemente la cassetta è stata protagonista di un evento all’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo grazie a Tiziana Tacchi, chef de ‘Il Grillo è Buoncantore’,che ne ha illustrato le caratteristiche. Le cassette uniscono riciclo e risparmio energetico, tradizione ed innovazione: venivano usate a inizio ‘900 in Europa ed in America, la cooperativa le ha attualizzate dotandole anche di un design accattivante grazie al lavoro dell’eco-designer Vanessa Chioccini finanziato con le risorse del bando ministeriale sulla creatività Tocc. «Insieme a Confcooperative siamo andati in tour in tutta Italia per presentare le nostre attività – spiega la presidente della cooperativa Gloria Lucchesi – stiamo lavorando per raggiungere la circolarità totale e diventare un brand di ecosostenibilità». Con gli avanzi della lavorazione delle cassette, inoltre, vengono realizzate borse per i computer, portabottiglie termici, borsellini e infine con i ritagli più piccoli nascono portachiavi speciali con una tasca piena di lavanda che li fa profumare allo sfregamento. La cooperativa ha il suo punto vendita nel centro di San Casciano, conta 18 soci, dà lavoro a molte persone tra cui una a tempo indeterminato, e punta a crescere come piccola manifattura: tra i servizi che propone anche laboratori di tintura della lana, corsi ambientali, sartoria, progetti per raccontare il territorio attraverso le persone. «Filo&Fibra è un bellissimo esempio di come le cooperative di comunità possono essere un valore aggiunto per il territorio: unendo l’attenzione all’ambiente e lo spirito di solidarietà, innovando antichi mestieri per renderli attuali, fanno vivere i borghi, cuore pulsante della Toscana e colonna portante di un nuovo turismo sostenibile» commenta il presidente di Confcooperative Siena e Toscana Sud Mario Marchi