San Giovanni d’Asso: il benessere del cane al centro del nuovo evento della comunità del tartufo . In programma domani  mercoledì 5 maggio su piattaforma Zoom e in diretta Facebook

  Il cane da tartufo, il suo addestramento e il benessere animale, che passa anche da una corretta alimentazione, saranno le tematiche che la comunità del tartufo, coordinata dall’Associazione nazionale Città del tartufo (Anct), affronterà nell’incontro in programma mercoledì 5 maggio alle 17.30 a San Giovanni d’Asso. ‘Il cane e il cavatore: un legame che profuma di tartufo’ il titolo dell’evento, organizzato in collaborazione con il Centro Studi Tartufo di Alba, che si svolgerà online su piattaforma Zoom e in diretta Facebook, a cui parteciperanno esperti in grado di affrontare le tematiche da un punto di vista scientifico e formativo. La relazione centrale sarà affidata al professor Pier Paolo Mussa, docente di nutrizione animale al Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Torino, autore del volume ‘Allevamento e benessere del cane da tartufo’. Il professore approfondirà tematiche legate a genetica, caratteristiche morfologiche, potenza olfattiva, addestramento, alimentazione e prevenzione delle malattie del cane da tartufo.Si succederanno poi gli interventi applicativi di due figure legate al mondo del tartufo provenienti una dal Nord l’altra dal Centro-Sud Italia: Stefano Cometti, giudice di analisi sensoriale laureato in veterinaria e cercatore di tartufi di Mondovì (Cn), che sarà in collegamento con il suo cane Dora, e Luigi Di Bacco, addestratore cinofilo e tartufaio di Sulmona (Aq). Ad aprire i lavori sarà Michele Boscagli, presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo, mentre a coordinare l’incontro Antonella Brancadoro, direttore dell’Anct.L’evento sarà un’occasione per sottolineare il rapporto uomo cane e il legame speciale che si crea nella pratica della cerca tra questi due inseparabili protagonisti. Il secondo di un ciclo di appuntamenti che accompagnano il periodo di attesa rispetto alla decisione del Comitato intergovernativo Unesco relativamente alla candidatura italiana ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ per l’iscrizione nell’elenco dei beni immateriali dell’umanità.