San Quirico d’Orcia: gruppo di minoranza Lista Pci denuncia, “si rischiano anche 15 ore di attesa al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nottola”

Dal gruppo di minoranza della lista del Pci di San Quirico d’Orcia riceviamo e pubblichiamo

“I pazienti di Quirico d’Orcia, di tutto il territorio e non solo, sono costretti a rischiare tempi di permanenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Nottola, anche di 15 ore complessive. Si arriva fino a 80 accessi giornalieri di pazienti provenienti non solo dalla Valdichiana senese ma anche dalla Val d’Orcia, dall’Amiata, dalla Valdichiana aretina e dal Trasimeno, oltre che dal senese, perché il P.S. di Nottola rimane l’unico riferimento, soprattutto notturno. La chiusura e il declassamento di strutture ospedaliere, la carenza del personale, la mancanza di qualsiasi logica strutturale, nonostante il poco fatto, pare sottintendere un progetto di un passaggio definitivo al “mercato” e la consegna della salute pubblica a quella privata. Questi sono solo alcuni spunti per dire che urge un cambio di paradigma del concetto di sanità pubblica e di salute collettiva, fino ad ora in mano solo a qualche dirigente imposto dalle varie correnti politiche, che niente sa e niente gliene importa della salute di cittadine e cittadini; la collettività :gli addetti alla sanità devono decidere del proprio lavoro, per vivere una vita sana e tutelata. La Regione Toscana stanzia 2 milioni di euro per l’acquisto di telecamere e guardie per contenere le aggressioni al personale, ma non investe un centesimo per assumere personale specializzato e competente. Serve ricordare che la tutela di chi lavora e degli utenti si salvaguardia anche e soprattutto con liste di attesa accettabili e dando certezze di un servizio sanitario efficace ed efficiente, che faccia vivere sereni e sani le donne e gli uomini del nostro territorio. La sanità è un servizio pubblico, un diritto sociale, non un’azienda”.