Santa Fiora: “La piazza letteraria” apre con la presentazione del libro “Camilleri e Santa Fiora”

“Camilleri e Santa Fiora” è il titolo del libro che sarà presentato sabato 17 luglio, alle 18 e 30, in piazza Garibaldi a Santa Fiora, con la partecipazione dell’autore Roberto Nicorelli e di Luciano Luciani, consigliere comunale con delega alla cultura.  L’evento, a ingresso libero, apre il ciclo di incontri dal titolo “La piazza letteraria”, che si svolgeranno nel corso dell’estate, in piazza Garibaldi.  Il volume “Camilleri e Santa Fiora”, edito da Fondazione Santa Fiora Cultura, ripercorre i rapporti tra Camilleri e il comune amiatino e viene presentato nella data del 17 luglio, che coincide con i due anni dalla scomparsa dello scrittore nato a Porto Empedocle, e per decenni frequentatore di Santa Fiora, dove aveva casa nella frazione di Bagnolo.  “Considero questo volume un primo contributo, a cui auspico se ne aggiungano altri, per esprimere la gratitudine del territorio nei confronti di Andrea Camilleri per la sua affezionata presenza” afferma Alessandro Ciaffararà, presidente della Fondazione Santa Fiora Cultura .Per sottolineare il legame tra lo scrittore e la comunità amiatina il Comune di Santa Fiora, nel 2014, ha conferito la cittadinanza onoraria ad Andrea Camilleri e nel 2017 gli ha intitolato il teatro comunale di Santa Fiora. “È stato un grande dono per Santa Fiora poter accogliere Camilleri come cittadino. – spiega il sindaco Federico Balocchi – .In questo libro sono raccolte alcune delle testimonianze di persone che come me hanno avuto l’onore di conoscerlo. L’incontro umano con Camilleri è stato il più significativo della mia vita, lui era quasi novantenne e fui subito colpito dalla sua gentilezza e umiltà fuori dal comune. Era una persona profonda che aveva diversi registri, capace di grandi riflessioni ma anche di una simpatia travolgente.” . “Di questo grande personaggio apprezzavo, tra le altre cose, la rara virtù di metterci la faccia – aggiunge Luciano Luciani, consigliere comunale alla Cultura – quando si trattava di esprimere le proprie idee. Era capace di scuotere le coscienze di chi lo ascoltava.” .Il libro è scritto in doppia lingua, italiano e inglese. Così lo definisce l’autore Nicorelli: “Un lavoro indispensabile per iniziare a conservare le tracce di uno dei più grandi intellettuali italiani sul territorio amiatino.”