Sarteano: domani 18 settembre una domenica dedicata alla cultura  in occasione della Giornata dei piccoli musei come quello privato sui “Presepi dal mondo” della famiglia Rappuoli-Bologni

 Appuntamento a Sarteano, domani domenica 18 settembre, per una giornata dedicata alla cultura. Nell’ambito della Giornata nazionale dei piccoli musei, i visitatori riceveranno gratuitamente una copia del fumetto “Picchetto l’archeologo alla scoperta della Quadriga infernale”. Inoltre, in occasione della rassegna “Camminando per i musei”, a cura del Cai di Siena e dei Musei senesi, sarà effettuata un trekking alla scoperta del paese e delle sue attrazioni culturali. Abitato sin da Neolitico, Sarteano conserva importanti tracce del periodo etrusco, tra le quali spicca – appunto – l’eccezionale tomba della Quadriga infernale. Tutto ciò che resta di questo importante passato è esposto al locale museo archeologico, che ovviamente sarà oggetto di una visita. Pochi passi oltre il Museo e si potranno ammirare opere senesi e fiorentine dal XIV al XVII secolo, raccolte presso la Sala Beccafumi. Come suggerito dal nome dello spazio espositivo, l’opera più importante è uno dei capolavori di Domenico Beccafumi: l’Annunciazione. Sarà a questo punto del trekking urbano a Sarteano la tappa al castello quattrocentesco, il cui profilo è visibile da lontano. Qui si percorreranno i camminamenti di ronda.  Da  non dimenticare poi il piccolo Museo privato dei “presepi dal mondo” (foto) della famiglia Rappuoli-Bologni che ospita delle vere e proprie opere d’arte uniche nel loro genere e che oramai è diventato un polo d’attrazione nazionale e internazionale. Nel piccolo museo, situato proprio ai piedi del castello, sono racchiusi dei piccoli capolavori realizzati da grandi artisti, soprattutto italiani, che espongono in tutta Italia e che Stefano Rappuoli con la sua apprezzata sensibilità riesce a captare e a radunare , in gran parte, nel suo spazio espositivo che , proprio per le sue dimensioni, ne può ospitare solo qualche decina per volta a rotazione (ne ha questi 700 tutti catalogati e riposti in appositivi magazzini). Insomma una miniera di opere d’arte che la famiglia Rappuoli-Bologni ha collezionato negli ultimi decenni.