Siena: Alessandro Dolci, “ mi dimetto da ‘Forza Nuova’ .Da “Dio-patria e famiglia” a “liberazione e resistenza”? No grazie, non mi riconosco più nei nuovi slogan e nelle nuove strutture del Partito”.

   Da Alessandro Dolci, già responsabile di Forza Nuova di Siena, riceviamo e pubblichiamo

“Parto da lontano e lo dico chiaramente: dopo 25 anni da quel lontano 1995 la “sindrome di Fiuggi”, parafrasando Enzo Erra, sembra colpire anche (quel che rimane) di Forza Nuova. All’epoca Gianfranco Fini, già delfino di Giorgio Almirante, gettò acqua sulla fiamma del MSI e da lì, per moto di coerenza, nacque la Fiamma Tricolore da cui a sua volta originò quella costola che dette vita nel 1997 proprio a Forza Nuova. Altri tempi, altri uomini, altri italiani, ma negli ultimi 23 anni almeno i valori erano rimasti .  Oggi dopo la crisi di primavera che ha visto storiche sezioni forzanoviste toscane uscire dal Partito vedo che certe vecchie fisime mentali del vuoto “post-ideologico”, del “complottismo”, del “protagonismo” di certi personaggi e della “mitologia del partito-massa” (per andare dove? Da usare come?), prendono purtroppo il sopravvento. Il contrario di una vera “aristocrazia” politica, come la intendeva già Julius Evola negli anni ’50.  Rispetto a ieri oggi però è peggio. Non c’è un partito in Parlamento come nel ‘95, non ci sono i bei congressi e gli oratori di una volta, ci sono solo le fredde chat e a Roma si sono messi a parlare di un “comitato di liberazione nazionale” (già, come l’omonimo CLN nato nel 1943 per fare la guerra al Fascismo),di pseudo “governi di liberazione nazionale con pseudo-ministri”, di slogan in stile comunista quali “liberazione e resistenza”. Questi slogan e queste strutture francamente non mi interessano .  Altro dunque che “sindrome di Fiuggi”. No, non ho intenzione di rimanere un solo minuto di più in un Partito che per fare “massa” si mette a vestire i panni e gli slogan della vulgata  partigian/resistenziale contro asserite “dittature sanitarie .  I miei valori restano Nazione, identità, rivoluzione, Dio, Patria e famiglia, lavoro. La mia politica è quella dei problemi concreti delle persone, non di quella che sta a duemila chilometri dall’Italia .  Dato che non ci sono più i presupposti per coltivare questi valori con Forza Nuova sarà con altre organizzazioni che continuerò la mia attività politica”.