Siena: assessore Giordano,“infermieri, dai dati Scotte nessuna carenza o fuga. L’amministrazione pronta a monitorare qualsiasi criticità”
“Fin dall’inizio di questo mandato amministrativo è stato costituito un tavolo permanente sulla sanità senese che vede impegnati il Comune, l’Aous, l’Ausl Tse e l’Università. Lo scopo del tavolo è quello di analizzare i problemi, intavolare una discussione e arrivare a individuare soluzioni condivise di cui possa beneficiare tutta la collettività. Il Comune, nel corso di queste riunioni, vuole anche essere portavoce delle istanze della popolazione, delle categorie professionali, dei tanti operatori e volontari che ogni giorno gravitano nel territorio della città e si occupano della salute pubblica”. Così l’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 28 settembre, all’interrogazione presentata dai consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo e Leonardo Pucci (Nicoletta Fabio Sindaco), Lorenza Bondi e Marco Falorni (Forza Italia – Udc – Nuovo Psi) sulla carenza e fughe personale infermieristico Aous. Su tale presunta carenza e sulle “fughe”, l’assessore Giordano ha sottolineato quanto comunicato dalla direzione generale della Aous. “Il personale infermieristico in servizio presso l’Aou Senese tra il 31 dicembre 2019 e il 31 luglio 2023 risulta il seguente: 2019: 1074 infermieri; 2020: 1202 infermieri; 2021: 1105 infermieri; 2022: 1097 infermieri; 31 luglio 2023: 1108 infermieri. Al netto della crescita registrata nel 2020 a seguito dell’emergenza pandemica e, quindi, delle assunzioni straordinarie effettuate a causa del Covid, i dati 2023 sono superiori ai dati al 31 dicembre 2019. Il fatto che il numero degli infermieri, tra il 2019 e il 2023, non è diminuito anzi è aumentato, testimonia che c’è stata grande attenzione e impegno da parte della direzione aziendale per sostituire le cessazioni che si sono registrate annualmente. Rispetto ai dati storici non si segnala un trend di fuga dalle Scotte, ma la necessità di rientrare, con i costi del personale, dall’aumento di assunzioni fatte durante il periodo Covid, come imposto dalla normativa nazionale e, conseguentemente, indicato dalle disposizioni regionali. Secondo l’Aous, il Dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche, dopo ampia condivisione con il personale infermieristico, ha adottato la dotazione organica sui fabbisogni suddivisi per setting assistenziali. Il fabbisogno di personale infermieristico nei setting assistenziali di degenza è determinato dal numero di giornate di apertura del servizio e dalla classe di intensità di assistenza dei pazienti (intensivo, sub-intensivo, ordinario). La nota direttoriale riporta una tabella con la dotazione infermieristica (rapporto infermiere/paziente) definita nel fabbisogno ed assicurata nelle diverse tipologie di setting presenti in Aous: degenze ordinarie “assistenza base”, rapporto 1 a 10; degenze ordinarie “assistenza intermedia” rapporto 1 a 8; degenze ordinarie “assistenza avanzata” 1 a 6; sub-intensive 1 a 4; terapie intensive/rianimazioni 1 a 2. Il Direttore generale segnala che non solo non sono diminuiti gli infermieri ma, contestualmente e anche grazie alla diminuzione dei ricoveri Covid, sono stati potenziati e/o attivati nuovi servizi tra cui: il See and treat in Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso pediatrico h24, la Discharge room, l’incremento delle sedute operatorie con volumi in linea con quelli prepandemici del 2019, incremento di 2 posti letto di Rianimazione e l’incremento dei posti letti dell’Osservazione Breve Intensiva”. “Recentemente – ha proseguito Giordano – è stato espletato in Toscana un concorso per infermieri a cui hanno fatto domanda circa 160 infermieri (82 quelli risultati idonei), in servizio alle Scotte, pari al 14,5% del totale degli infermieri dell’Aou Senese. Tale percentuale è in linea con quella regionale, pari al 14,2%, relativa al numero degli infermieri delle altre aziende sanitarie regionali partecipanti al concorso, sul totale degli infermieri in servizio nel sistema regionale (3.086 partecipanti dipendenti delle aziende Ssr su 21.700 infermieri in servizio nel Ssr). L’allineamento delle percentuali dimostra che l’ospedale di Siena non registra una particolare emergenza di infermieri rispetto alle altre aziende sanitarie toscane. Sempre la nota in parola precisa che è disponibile una graduatoria di mobilità in ingresso specifica per l’Aou Senese che può essere utilizzata in caso di necessità. È anche disponibile la graduatoria concorsuale Estar appena approvata in cui sono presenti 68 candidati che hanno espresso Siena come prima scelta. Agli infermieri in servizio alle Scotte che hanno fatto domanda di partecipare a quest’ultimo concorso è stato sottoposto un questionario chiedendo le motivazioni per cui intendevano lasciare Siena. Dai risultati, che saranno presto discussi con le organizzazioni sindacali, è emerso che la prima motivazione è quella dell’avvicinamento alla famiglia, ma molti hanno segnalato anche una remunerazione più bassa rispetto ad altre aziende, dovuta a come, nel tempo, è stata determinata l’entità dei fondi contrattuali aziendali, fondi che l’Aou Senese non può aumentare arbitrariamente perché esiste una normativa che disciplina la quantificazione degli stessi. Altro aspetto emerso dai risultati del questionario è quello legato ai costi della vita, in particolare per le abitazioni. È comprensibile che i professionisti si muovano per ricercare contesti lavorativi dove si possa guadagnare meglio e spendere meno. Su questi aspetti la direzione aziendale lavorerà fianco a fianco con le istituzioni e i sindacati per individuare eventuali soluzioni. Per quanto riguarda alcuni casi di dipendenti con ore e ferie accumulate, si precisa che si tratta di casi circoscritti e per i quali è stato attivato un monitoraggio trimestrale finalizzato ad un piano di rientro. Il Dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche, insieme alla direzione sanitaria, effettua un monitoraggio settimanale della situazione infermieristica, in modo da far fronte a eventuali novità che determino criticità non prevedibili. E’ nella sede del tavolo sulla sanità – ha infine concluso Giordano relativamente al ruolo dell’amministrazione comunale – che intendo portare una discussione di approfondimento della problematica che oggi gli interroganti hanno portato all’attenzione del Consiglio comunale per analizzare se esistono altre problematiche di ‘fuga’ di professionisti della sanità operanti nel nostro territorio. Contestualmente è anche mia intenzione monitorare l’andamento della copertura dei contratti di formazione specialistica nell’ateneo senese soprattutto in alcune discipline per le quali viene evidenziata una sofferenza. E’ di tutta evidenza, infatti, che la qualità della sanità locale dipende anche dalla capacità di dare una adeguata formazione a quelli che saranno i professionisti del futuro. E’ prioritariamente attraverso questi incontri, quindi, che l’amministrazione comunale intende monitorare quanto specificato dagli interroganti per evitare che possano essere minacciate la sostenibilità dei servizi offerti dalle aziende. Poichè l’amministrazione comunale intende anche facilitare i rapporti tra le parti al fine di mettere in condizione tutti di esercitare al meglio il proprio ruolo in un clima di dialogo e sereno confronto, questa amministrazione è disponibile a favorire specifici incontri che perseguano questo obiettivo. Ritengo che anche con lo spirito e gli strumenti sopra enunciati ogni istituzione debba fare la propria parte: da un lato è opportuno che le aziende fidelizzino i professionisti favorendo ogni azione per farli sentire parte integrante dei rispettivi enti. Tutti, infatti, sappiamo che l’armonia organizzativa è fondamentale per lavorare bene e garantire la qualità dei servizi. Per parte sua, questa amministrazione è impegnata a realizzare nell’arco del mandato una foresteria al fine di stemperare il problema del caro affitti e favorire la permanenza nella nostra città dei professionisti sanitari per i quali la problematica possa costituire la principale causa di trasferimento verso altra sede. Nei prossimi mesi saremo, quindi, impegnati nella individuazione degli edifici idonei per tale finalità per programmare i successivi interventi. Ribadisco, in ogni caso, che il problema delle cosiddette ‘fughe’ non può che essere affrontato nella sua complessità con azioni condivise e sinergiche”.