Siena: consiglio comunale approva il Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio rifiuti. Assessore Buzzichelli ,<

Il Consiglio comunale di Siena  ha approvato il piano economico finanziario (Pef) del servizio dei rifiuti ai fini della Tari per l’anno 2021.  A illustrare l’atto è stata l’assessore all’Ambiente, Silvia Buzzichelli: <<Rispetto agli anni precedenti ci sono differenze sostanziali>>, ha esordito, spiegando che <<a ottobre 2019 Arera è entrata anche all’interno del sistema dei rifiuti, rivoluzionando il modo di formulare i Pef e quindi i vari piani economico-finanziari su cui poi vengono stabilite le tariffe>>. Una nuova metodologia, riguardo alla quale <<chi dice che non porta aumenti è nel falso, come abbiamo visto anche su altri servizi pubblici>>, ha chiarito l’assessore.  Buzzichelli ha dunque spiegato il cosiddetto <<metodo Arera che prevede un PEF per l’intero ambito che, nel nostro caso, ingloba le province di Siena, Grosseto, Arezzo e la Val di Cornia e pari a 128.783.869 euro. Dal Pef di Ambito, mediante i vari PSE (progetto dei servizi) presentati dai comuni con il gestore si va poi a determinare i vari singoli PEF  e quindi la tariffa dei vari Comuni>>. Dunque l’Ato, in base alle clausole decise da Arera, <<richiede al gestore, e dunque nel nostro caso a Sei Toscana, un Pef grezzo che non è più formulato in base ai costi previsti nella gara del 2013 ma in base ai costi effettivamente sostenuti dal gestore>>. Una novità che <<cambia completamente la formulazione del Pef passando a un calcolo sui costi effettivamente sostenuti dal gestore. Un fatto che, dal nostro punto di vista, è preoccupante perché, venendo meno la gara, vengono meno anche le scelte che l’amministrazione aveva compiuto in base alle logiche di questa e si trova a fare i conti con un sistema introdotto strada facendo, ovvero a riorganizzazione del servizio in corso>>. Da tener presente che il sistema Arera, introdotto a ottobre 2019, è retroattivo e prevede conguagli che interessano anche il 2018. In questo quadro, ha dichiarato l’assessore <<il ruolo del Comune è quello di stabilire, insieme al gestore, i servizi sul territorio>> e, nel caso del Comune di Siena, <<siamo riusciti a contenere l’aumento del circa 5 per cento della tariffa nonostante gli investimenti fatti. Un risultato raggiunto grazie a un intervento calmierante del nostro assessorato al Bilancio e ai ricavi della raccolta differenziata su cui ci siamo battuti perché rappresentassero un vero fattore incentivante>>. Da tenere in evidenza il fatto che <<a seguito dell’introduzione del nuovo metodo tariffario Arera, spetta all’autorità di ambito assumere le pertinenti determinazioni in ordine al Pef ed ai corrispettivi di servizio, mentre l’amministrazione comunale è chiamata ad una mera presa d’atto dello stesso Pef>>.  Buzzichelli ha dunque spiegato che <<dei quasi 10 milioni di euro di ricavi della differenziata relativi all’intero Ambito, raggiunti grazie agli sforzi dei cittadini, circa 2,8 milioni, con il nuovo metodo Arera, vengono riconosciuti al gestore, mentre prima tutti i proventi andavano ai Comuni così da poter calmierare le tariffe. In particolare a Siena, di oltre 750.000 euro di ricavi della differenziata, circa 200.000 vanno al gestore e i restanti 550.000 al Comune>>.  La metodologia introdotta da Arera <<per riequilibrio economico finanziario del gestore porta aumenti, soprattutto perché il nostro gestore ha presentato bilanci in negativo. In definitiva il corrispettivo per la città di Siena è pari a 15milioni e 500mila euro e se non avessimo avuto bonus sarebbe stato di oltre 17milioni>>.  Secondo il gruppo consiliare del Pd  il consiglio comunale ha approvato la TARI, anche se oltre il termine previsto ed a rischio di sanzioni da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nonché del possibile ricalcolo peggiorativo del corrispettivo da pagare. “L’aumento quest’anno per  Siena e’ del 5%  rispetto all’anno precedente, ma il Comune avrebbe dovuto rimodulare i servizi per attutire questo incremento. Va comunque considerato che gli studi di settore dimostrano che i costi di gestione dell’Ato Toscana Sud dove ci troviamo  (il più grande d’Italia, ma con scarsa densità abitativa) sono inferiori alla media nazionale”.“L’anno scorso il Comune di Siena aveva impegnato per agevolare la TARI ben 1,9 mil. di euro di risorse statali e comunali (anche se con calcoli lineari, con percentuali uguali per tutti, senza una più corretta progressività), nonostante che il nostro Gruppo consiliare avesse fatto presente che in questo modo si rischiava di non avere fondi sufficienti per il 2021. Soprattutto tenendo presente che l’Amministrazione comunale aveva chiesto un piano straordinario per 6 milioni a Sei Toscana, relativo alla riorganizzazione della raccolta e del controllo”. “Quest’anno,invece, il Comune di Siena dedicherà alle esenzioni TARI minori risorse rispetto all’anno scorso: 1,5 mln. di euro, rispetto al 1,9 mln. del 2020”. “Eppure sarebbe questo il momento per aiutare famiglie ed imprese per la tassa dei rifiuti, con un impiego più efficace delle risorse disponibili, anche per costruire agevolazioni in una prospettiva di più lungo periodo”. “Infine, a proposito di Sei Toscana, si ricorda che il consiglio e i vertici sono stati rinnovati a fine anno, dopo l’ingresso della società  IREN,  uno dei gruppi leader nazionali nel settore. Non si è capita, quindi, la polemica politica dei giorni scorsi nei confronti di un management appena insediato”.