Siena: furti in abitazioni ; le iniziative decise dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Per il sistema di accoglienza dei migranti Prefetto chiede ai comuni di mettere a disposizione beni immobili o aree pubbliche idonee ad essere attrezzate con moduli abitativi prefabbricati
Il Palazzo del Governo di Siena ha ospitato la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per esaminare e decidere iniziative contro il fenomeno dei furti in abitazione nel Capoluogo ed in provincia e per fare ‘un focus’ sul sistema di accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale. All’incontro, presieduto dal Prefetto di Siena, Matilde Pirrera, hanno preso parte i componenti di diritto , il Presidente della Provincia, Agnese Carletti, il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, il Questore di Siena, Ugo Angeloni, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Angelo Pitocco, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Pietro Sorbello. Nel corso del focus si è constatato che nel periodo 1 ° gennaio – 30 novembre 2024 i furti in abitazione,in provincia,sono risultati sostanzialmente stabili rispetto al medesimo periodo del 2023 (+ 1%). Più nello specifico, a novembre, e in particolare nell’ultima decade di quel mese, si è in effetti registrato un picco di questa tipologia di eventi delittuosi, in analogia con quanto avvenuto negli ultimi anni. Inoltre, la stragrande maggioranza dei furti in abitazione avviene in fabbricati ubicati in zone scarsamente antropizzate e/o non dotate di adeguati dispositivi di difesa passiva antintrusione.Nei giorni scorsi allo scopo di fronteggiare adeguatamente il fenomeno, le Forze di Polizia, con il coordinamento della Prefettura, hanno intensificato i servizi di vigilanza preventiva e controllo del territorio, conseguendo alcuni preziosi risultati operativi nell’azione di contrasto. Nel corso dell’incontro i partecipanti hanno condiviso una serie di iniziative: rafforzamento dei servizi preventivi e di controllo del territorio a cura delle Forze di Polizia ; sottoscrizione di un apposito Protocollo d’Intesa tra le Autorità di pubblica sicurezza, le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale e gli Istituti di Vigilanza privata, cui è demandato lo svolgimento dei servizi di “sicurezza complementare” ( in modo che le guardie giurate possano svolgere anche compiti di osservazione per l’acquisizione di elementi di informazione di particolare utilità per le Forze di Polizia e per le Polizie locali); liberare le risorse delle Forze di Polizia statali dalla rilevazione degli incidenti stradali, anche durante gli orari notturni, per consentire alle stesse di poter svolgere prioritariamente le funzioni di prevenzione e repressione dei reati ; avviare un’attività di sensibilizzazione, anche attraverso il mondo dell’associazionismo, che contribuisca a informare la cittadinanza su modelli comportamentali idonei a contrastare i furti in abitazione o a ridurne le conseguenze usando in modo consapevole i social network sui quali non dovrebbero essere riversate informazioni in grado di favorire la commissione di delitti; implementando l’uso di sistemi di difesa passiva, si consideri l’installazione di porte blindate, sistemi di videosorveglianza e antifurto; cercando di evitare di lasciare all’interno delle abitazioni grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore.
Per quanto riguarda il sistema di accoglienza dei migranti è stato fatto presente che al momento la prefettura accoglie circa 1.100 ospiti all’interno dei Centri di Accoglienza Straordinaria presenti in provincia. Di tali migranti circa 850 sono ancora in attesa di svolgere l’audizione presso la competente Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione. Tale ultimo dato consente di comprendere che non sarà possibile, a breve o medio termine, garantire alcun turn-over nelle strutture[1]. Il dato appare ancora più rilevante se si considera che la Prefettura ha recentemente pubblicato diversi bandi di gara per la fornitura dei servizi di accoglienza: a fronte della ricerca di 1300 posti, nel tentativo di ampliare il sistema di accoglienza, sono pervenute offerte per soli 825 posti.Nonostante tale quadro di estrema criticità, la Prefettura ha, comunque, continuato ad accogliere i migranti provenienti dagli sbarchi ed assegnati, sula base di piani di riparto regionale, dal Ministero dell’Interno, nonché quelli cd. “territoriali”[2]: da settembre ad oggi l’Ufficio territoriale del Governo ha accolto complessivamente 96 migranti “territoriali” (di cui 8 nel solo corrente mese). Pertanto il Prefetto ha chiesto alla Presidente della provincia di potersi fare parte attiva presso i Sindaci affinché i Comuni possano rafforzare la loro collaborazione anche in questo settore. In particolare, il Prefetto ha chiesto che gli Enti Locali valutino di mettere a disposizione del sistema di accoglienza beni immobili ovvero aree pubbliche idonee ad essere attrezzate con moduli abitativi prefabbricati messi a disposizione dalla Prefettura stessa.