Siena: il primo giugno nella sala degli Intronati la presentazione dei libri di Davide Cristoferi sulla storia della “Dogana dei Paschi”

La Dogana dei Paschi è frutto di un’intuizione del Governo dei Nove, che vide nello sfruttamento dei pascoli maremmani la possibilità di un’importante entrata per le casse comunali, come effettivamente si è dimostrata nel corso dei secoli, fino a diventare, per decreto granducale, la garanzia della solvibilità finanziaria del Monte di Pietà di Siena, che prese il nome di Monte non valicabile dei Paschi della città e stato di Siena, che da allora diverrà un’istituzione determinante per l’economia della città e, più in generale, della Toscana meridionale. La storia della Dogana dei Paschi e della sua amministrazione è stata analizzata da Davide Cristoferi in due recenti pubblicazioni, Il «Reame» di Siena. La costruzione della Dogana dei Paschi e la svolta del tardo Medioevo in Maremma (metà XIV – inizi XV secolo), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2021) «Nuovi Studi Storici» 121) e Statuti della Dogana dei Paschi di Siena del 1419 e del 1572, Firenze, Associazione Studi Storici Elio Conti, 2021 («Studi e fonti di storia toscana» 8). I due volumi saranno presentati mercoledì primo giugno alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (via di Città, 75) da Andrea Zagli (Università degli Studi di Siena), Gabriella Piccinni (Università degli Studi di Siena) ed Enzo Mecacci (Accademia Senese degli Intronati).