Siena: Marchettini (ANCE), “ sì al Decreto Salva-Casa che potrà avere effetti ancor più positivi nel nostro territorio, caratterizzato da alta tensione abitativa e da diffuse zone soggette a vincoli. Non è un condono ma una sanatoria delle piccole difformità degli immobili»
«In uno scenario come quello del nostro territorio, caratterizzato da alta tensione abitativa e da diffuse zone soggette a vincoli che limitano gli interventi sugli immobili, il Decreto Salva-Casa potrà avere effetti ancora più positivi. La possibilità di sanare piccole difformità superando norme antiquate, potrà incentivare l’attività. Potrà essere anche uno stimolo, superando le perplessità prima alimentate da vincoli e timori di incorrere in abusi», il commento ‘a caldo’ del presidente Ance Siena Giannetto Marchettini all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto-legge del 29 maggio 2024, n. 69 ‘Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica’, appunto il cosiddetto decreto Salva-Casa. «L’obiettivo del Governo è stato quello di sanare le piccole difformità degli immobili, intervenendo solo nelle casistiche di minore gravità, in un panorama normativo rigido e frammentato. Ora, però – aggiunge Marchettini -, servono regole e tempi certi per l’urbanistica». Diverse sono le novità del decreto legge e che quindi andrà convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta: tra le più importanti, la possibilità di regolarizzare le piccole divergenze, dentro e fuori gli edifici; l’ampliamento delle possibilità di installazione delle vetrate panoramiche; una definizione ampia rispetto al passato di edilizia libera; mutamento d’uso urbanisticamente rilevante; superamento della doppia conformità urbanistica; nei procedimenti di sanatoria si passa dal silenzio diniego al silenzio assenso; sono accettate tolleranze costruttive fino al 5% per gli immobili realizzati entro il 24 maggio 2024, in funzione della metratura. «Tutto sommato – conclude Marchettini -, le previsioni si sono avverate, soprattutto relativamente al fatto che non stiamo parlando di un vero e proprio ‘condono’ ma di una sanatoria. Il legislatore opera all’interno di una struttura normativa già di nostra conoscenza e, soprattutto, senza sovrapporsi.È una notizia di rilievo: essendo concepita come una modifica strutturale alla norma ordinaria sarà una regola applicabile in ogni tempo, senza quindi l’arrembaggio agli uffici che tanti problemi ha generato all’impostazione delle pratiche dei condoni precedenti».