Siena: presentato il XIV Festival della Salute in programma da domani 11 al 14 novembre

Il Festival della Salute torna a Siena dopo l’edizione 2020 limitata ad eventi esclusivamente televisivi a causa della pandemia di Covid-19.Il programma, che prevede circa quaranta appuntamenti in presenza distribuiti in quattro giorni (11-14 novembre) fra il complesso del Santa Maria della Scala, il Teatro dei Rozzi, l’Accademia dei Fisiocritici e i Giardini della Lizza, è stato presentato questa mattina nella Sala delle Lupe in Palazzo . A fare gli onori di casa il sindaco Luigi De Mossi : “è un onore per la nostra città essere protagonista di un Festival dedicato alla salute e alla ricerca. Tanti i professionisti e gli studiosi che si succederanno in molti luoghi della nostra città. Una vera e propria tavola rotonda che deve porre le basi per la salute futura, partendo dal periodo in cui ci troviamo adesso, ancora condizionato dal Covid 19. In questo le istituzioni devono assumere un ruolo fondamentale, cercando di lavorare in sinergia con tutte le parti coinvolte. Altri temi per noi importanti, sui quali questa Amministrazione sta lavorando con attenzione e che saranno al centro del Festival della Salute sono la Scienza, ricerca e innovazione. Sono tutti punti fondamentali per costruire l’avanguardia dei prossimi anni a partire proprio da Siena, un contesto carbon free, a basso impatto industriale, perfetto quindi come centro di sperimentazione per l’innovazione e la ricerca. È necessario partire da qui, quindi dal Distretto delle Scienze della Vita, passando per l’Azienda ospedaliera-universitaria e raggiungere con questa avanguardia tutta la Regione, guardando oltre i singoli campanili. Al Festival della salute non abbiamo dato solo il patrocinio, ma abbiamo deciso di partecipare attivamente. Del resto la storia della città è anche storia sanitaria e per questo – ha concluso -il nostro proponimento è proseguire con questa collaborazione facendo di Siena la sede naturale del Festival anche per i prossimi anni. Credo molto in questo evento perché tutti insieme possiamo fare tanto».Poi Francesca Appolloni,  assessore alla Salute, ha ribadito  il ruolo di Siena come sede di prestigio per analoghe iniziative: «Vivo il ritorno del Festival come fosse il ritorno di un gruppo di amici. Un anno fa abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile. Man mano che ciascuna delle nostre previsioni andava in fumo per l’avanzare delle proibizioni volte a proteggerci dalla pandemia, ho sentito come non mai di esser resiliente e l’intero apparato lo è stato intorno a me. E il Festival si è tenuto regolarmente, da Siena e per Siena sono stati lanciati messaggi di cultura, prevenzione e scienza; i miei concittadini – purtroppo chiusi nelle loro case – hanno avuto un’occasione unica per conoscere di cosa è fatto il nostro orgoglio per la Sanità e la Ricerca senesi. Ma questo Festival non sarà una rimpatriata tra amici che hanno lavorato bene assieme. Pretendiamo molto dallo svolgimento di questo evento che, in un futuro in cui ogni barriera sarà abbassata, può risultare utile a proporci come sito prestigioso per gli eventi di grande cultura professionale. Come ha avuto modo di affermare il nostro Sindaco, da Siena e per Siena, con gli occhi della salute nazionale puntati su di noi, vogliamo che prenda un corso e una forma il nostro progetto di creare un Distretto di Scienze della Vita nella nostra città». Alla presentazione ha inviato un messaggio Simone Bezzini, assessore al Diritto alla Salute e Sanità della Regione , impossibilitato a partecipare: «questa seconda parte del Festival, dopo quella di Viareggio, è rivolta in particolare alle sfide che abbiamo di fronte e Siena- ha precisato – è la città ideale dove dare vita ad un confronto su questi temi, coltivando da sempre la sua vocazione alla cura e alle scienze della vita, àmbito nel quale ricopre un ruolo sempre più rilevante a livello nazionale e internazionale. Con i suoi numerosi appuntamenti, il Festival mette al centro la prevenzione e la promozione della salute, dei corretti stili di vita e dell’alfabetizzazione sanitaria. Grazie al contributo di tutti i soggetti coinvolti, rappresenta una straordinaria occasione aperta alla cittadinanza per conoscere, ascoltare e porre domande sulle tante tematiche che riguardano le nostre scelte quotidiane di salute e riflettere insieme sulle prospettive future». Messaggio anche da parte do Antonio D’Urso , direttore generale Asl Toscana Sud Est : «Questo Festival, in ogni sua edizione, è stato occasione per fare il punto sul presente e sul futuro della sanità italiana. Oggi lo è in modo particolare. Covid e PNRR ci pongono di fronte alla necessità di scelte strategiche: la sanità dei prossimi decenni va disegnata oggi. Penso ovviamente  a visioni, strutture, modelli gestionali. Ma penso anche ad una nuova e diffusa cultura della salute. La prima parte del Festival sarà dedicata al rapporto tra ambiente e salute con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini. La seconda alla scienza e alla ricerca. Se facciamo convergere questi due temi, entriamo nella cronaca di oggi e cioè a come i cittadini vivono il tema della salute. Alcune piazze e molte proteste rendono evidente che non sempre la scienza, la coesione sociale, il bene comune guidano le scelte. Il futuro della sanità è anche nella sua capacità di informare e convincere, di affermare la scienza quale unica stella polare nelle scelte in materia di salute».