Tavolo comune per rilanciare l’Italia dei due Mari: patto tra le cinque regioni del Centro
di Walter Fortini
Nasce un tavolo tecnico e politico tra le Regioni del Centro Italia, per fare squadra e sistema insieme: per proporre progetti comuni e raccogliere così le attenzioni del Governo nazionale, a partire dal Next Generation Eu, presentandosi come una territorio coeso. Il progetto, riguarda con la Toscana il Lazio, l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo: quell’Italia dei Due Mari che insieme non si è mai troppo pensata ma che rappresenta il 22% della popolazione di tutto il Paese e il 23,5% del Pil nazionale. Tra le priorità ci sono le infrastrutture, connessioni e logistica, ma anche cultura e turismo. “Se vogliamo rilanciare i nostri territori e renderli più competitivi ed attrattivi non possiamo fare a meno di quel collegamento infrastrutturale tra Tirreno e Adriatico mai completato, con una strada veloce a quattro corsie” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Ed il tavolo costituito oggi – aggiunge – sarà sicuramente importante: quella che i grandi statisti al tempo dell’Unità dì’Italia chiamavano l’Italia di mezzo può sicuramente diventare volano di sviluppo ed attrazione turistica, a beneficio di tutto il Paese”. Dei possibili progetti comuni e condivisi i presidenti delle cinque regioni hanno parlato prima della conferenza stampa. All’incontro hanno partecipato Eugenio Giani per la Toscana, Nicola Zingaretti per il Lazio, Donatella Tesei per l’Umbria, Francesco Acquaroli per le Marche e Marco Marsilio per l’Abruzzo, consapevoli tutti e cinque che la prima necessità è quella di superare una dimensione localistica. Tre sono gli interventi e i temi da condividere proposti dal presidente Giani riguardo il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato con i fondi europei. Il primo riguarda la cultura, per la valorizzazione di borghi e città: nel segno del Rinascimento magari e sulle orme di Raffaello, ma anche nel riferimento comune al patrimonio di altri grandi artisti. C’è poi il tema strategico delle connessioni: quelle fisiche naturalmente, che riguardano strade ed autostrade, ma anche quelle telematiche e digitali. Connessioni capaci di attrarre turisti ma anche aiutare le imprese e lo sviluppo economico locale. “Si tratta – dice Giani – di un’altra sfida importante, che riguarda la banda ultralarga ma i progetti della telefonia mobile 5G. Con questo tavolo possiamo porre premesse affinché l’Italia del Centro abbia la possibilità di crescere”. Non meno importante è la comune matrice del tessuto economico, terzo elemento di omogeneità richiamato da Giani. “In tutte e cinque le regioni prevale sulle grandi aziende una rete di piccole e medie imprese”. “Da lì – conclude il presidente – occorre ripartire, per valorizzare e promuovere presso il Governo nazionale progetti che le valorizzino: in un momento in cui abbiamo bisogno che ritorni il turismo e si ricreino connessioni economiche”.