Toscana : consiglio regionale elegge  4 componenti del Corecom. Scaramelli (IV) polemizza,” con arroganza istituzionale il Pd ha preso tutti i posti disponibili per la maggioranza”

Il Consiglio regionale della Toscana ha eletto quattro componenti del Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, che sono Bianca Maria Giocoli (23 voti), proposta dal capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli ; Biagio Depresbiteris (21 voti), proposto dal Partito democratico; Benedetta Baldi (15 voti), proposta dalla Lega e Carlotta Agostini, (13) proposta da Forza Italia. Hanno ottenuto voti anche Giacomo Guerrini (3), proposto da Italia Viva, e Roberto Passini (2), proposto dal Movimento 5 stelle. Nessun voto per Piero Paolo Amato, proposto dal Gruppo misto -Toscana Domani.Il quinto componente del Corecom, il presidente, viene invece nominato dal presidente della Regione, di concerto con il presidente del Consiglio regionale. Il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli, che è anche capogruppo di Italia Viva e quindi di un partito che fa parte della maggioranza regionale, ha però polemizzato con questa elezione che “rappresenta- ha scritto su Fb – un fatto grave e senza precedenti. Per la prima volta nella storia della Toscana ad un partito di maggioranza non è stato consentito di esprimere un rappresentante in un organismo di garanzia, per altro in un settore importante e delicato come quello dell’informazione. Con arroganza istituzionale il Pd ha preso tutti i posti disponibili per la maggioranza. La contraddizione in cui vive il Pd, che più perde voti più vuole occupare poltrone, lascia increduli. È un modo di fare politica che non ci appartiene. Come Italia Viva siamo in maggioranza sulla base del rispetto reciproco e degli impegni assunti in campagna elettorale due anni fa. Per noi prima dell’ appartenenza viene il merito e la competenza. Abbiamo sempre dimostrato massima lealtà in Aula. Ieri come oggi. Ma adesso serve chiarezza. Auspichiamo la convocazione urgente del tavolo di maggioranza per valutare e verificare se ci sono ancora le condizioni per proseguire insieme la nostra avventura. Al di là dei nomi- ha concluso Scaramelli – ci sono i programmi e prima di tutto le cose da fare per il bene dei cittadini toscani.”