Toscana: contrasto alla povertà energetica; consigliera regionale Elena Rosignoli (PD), “bonus 150 euro per famiglie in difficoltà grazie Fondo solidarietà Regione. Le risorse generate grazie alla produzione da energie rinnovabili”
“Un bonus da 150 euro per le famiglie in difficoltà a pagare le bollette energetiche grazie a un Fondo solidarietà specificatamente creato dalla Regione e finanziato grazie alla produzione da energie rinnovabili. È questo il cuore della Legge approvata dal consiglio regionale della Toscana”. Lo sottolinea la consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli dopo il voto dell’atto “Misure per il contrasto alla povertà energetica” approvato con i voti del Pd del M5S. “Anche sulla scorta di esperienze simili in campo nazionale – afferma Rosignoli – la Toscana vara uno strumento innovativo che valorizza l’utilizzo di energie rinnovabili che hanno preso campo grazie ai contributi dell’Unione europea in questi anni: ai soggetti che hanno installato tali impianti grazie a questi aiuti chiediamo di cedere in favore del Fondo di solidarietà la quantità di energia prodotta e non consumata. Con la legge approvata oggi la Regione Toscana erogherà un bonus da 150 euro per chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro per andare a sostenere le spese di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione, per fare domanda basterà la Dichiarazione Isee e la presentazione della semplice bolletta”. “Secondo l’Osservatorio Sociale Regionale – spiega l’esponente Pd – in Toscana oltre il 20% delle famiglie vive in condizioni di ‘povertà energetica’, circa 200mila persone. Di queste, il 5,5% si trova in una situazione particolarmente grave. E tra il 2020 e il 2022 c’è stato un rincaro del 142% del costo dell’energia. Ci sono persone che non accendono il riscaldamento perché non possono permetterselo”. Nello specifico, l’energia prodotta ma non auto-consumata dal soggetto che ha l’impianto, infatti, viene reimmessa nella rete elettrica generando un credito presso il Gestore dei Servizi Energetici (GSE): “La Regione chiederà ai soggetti pubblici come comuni, asl, Rsa, di rinunciare a tali crediti per alimentare il Fondo della Regione per il contrasto della povertà energetica. Il sistema virtuoso farà sì che grazie ai soldi dei fondi pubblici per l’installazione dei vari impianti di rinnovabili si potrà sostenere chi ne ha bisogno valorizzando così anche i comportamenti di sostenibilità ambientale attuati in questi anni”.