Toscana : Covid e turismo ; Coldiretti , “restrizioni e agriturismi; in Toscana poche disdette e ottimismo nelle campagne”

Gli agriturismi toscani “reggono” l’urto delle disdette innescate dal clima di incertezza e dalle nuove restrizioni. Solo una prenotazione su cinque è stata cancellata dopo il nuovo decreto legge anti-Covid che rende a partire dal 6 dicembre indispensabile il green pass base per accedere alle strutture ricettive. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base di una stima di Terranostra, l’associazione degli agriturismi. Il periodo delle festività di Natale, e soprattutto di fine anno, è uno dei periodi tradizionalmente favorevoli per una gita fuori porta. “L’effetto delle nuove restrizioni e dell’aumento dei contagi ha provocato inevitabili ripercussioni sull’andamento delle prenotazione e sulle presenze durante il periodo delle festività. Chi è sprovvisto di green pass base, ed aveva prenotato in agriturismo o in una diversa struttura ricettiva, non potrà accedervi senza presentare il certificato verde. Una restrizione che ha provocato qualche inevitabile disdetta: circa il 10%-15% delle prenotazioni. Le nuove limitazioni in molti Paesi per effetto della variante Omicron invece hanno spinto a dire addio alle grandi capitali europee e alle destinazioni più lontane con la conseguenza che un numero crescente di italiani sta pensando di rimanere in patria organizzando una vacanza di prossimità. Poi c’è chi preferisce rinunciare o rimandare in attesa di un periodo più sereno. Questo è attualmente il quadro. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – C’è un cauto ottimismo per queste festività. L’avanzare della campagna di vaccinazione con la somministrazione delle terze dosi e l’arrivo del super green pass hanno restituito il coraggio di trascorrere il Natale fuori dalle mura domestiche anche se, alla luce dei nuovi contagi, molto dipenderà dall’introduzione o meno di nuove strette”.A far la parte del leone delle ferie a km zero sono soprattutto i piccoli borghi che – sottolinea Coldiretti – consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto – rileva Coldiretti – una rete composta da 5 mila strutture, 84 mila i posti letto e 60 mila osti a tavola. Gli agriturismi – sottolinea la Coldiretti – spesso situati in zone isolate della montagna o della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile, nell’estate del Covid, garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.