Toscana : domani 5 gennaio saldi ;Riccardo Ghini, presidente provinciale Federazione Moda Italia Confcommercio Siena,  “bene un’unica data per i saldi. Ora guardiamo avanti. Tante sfide per l’innovazione”

“Ci doveva essere un’unica data a livello nazionale per i saldi, e l’abbiamo avuta. Non potevamo rischiare inizi diversificati da regione a regione, ad esempio, oppure da area ad area perché avrebbe voluto dire tornare indietro nella gestione di questo momento comunque importante per il commercio nel nostro paese. Ora guardiamo avanti. Perché sono davvero tante le sfide da cogliere per noi piccole aziende del commercio, plurimarca. Una categoria che purtroppo per le dimensioni e le articolazioni di mercato fa sempre più fatica. E che è chiamata a spingere sull’innovazione”.  Parte da qui Riccardo Ghini, presidente provinciale Federazione Moda Italia Confcommercio Siena, per parlare dei saldi invernali imminenti, il via è infatti il 5 gennaio. “Quest’anno con l’arrivo del freddo in ritardo in tanti hanno chiesto di rinviare i saldi,una richiesta legittima ed argomento da sempre divisivo,che deve essere mediata a livello nazionale, consapevoli di quelle  che sono le dinamiche del mercato in quel contesto – fa notare Ghini – Oggi i maggiori distributori, off line e on line, sono gli stessi nostri Fornitori. Che vincono in regioni del Nord, per esempio, e hanno logiche diverse dal negozio multimarca. Ciò che di peggio poteva accadere era andare a velocità diverse nelle diverse regioni. Perché questo sì avrebbe messo in moto il turismo dei saldi che invece con la data unica a livello nazionale cerchiamo di limitare”. “Oggi insieme ai saldi sempre più ci sono le promozioni e tante forme di scontistica –  aggiunge Ghini – Quindi tutta la materia davvero potrebbe essere ripensata e riorganizzata in modo strutturato con la consapevolezza comunque che i saldi rappresentano per le aziende un momento importante per avere liquidità e rispondere alle spese del periodo.Posticipare la data dei Saldi potrebbe essere un boomerang se prima non si cambiano tante altre regole”. “Ciò che è fondamentale – conclude Ghini – è che noi spingiamo sull’innovazione, sull’impiego di nuovi strumenti di vendita e di promozione, su un modo diverso di rapportarsi con i nostri Fornitori. Ed ancora, è fondamentale per tutti noi che facciamo questo lavoro continuare a fare ricerca tra le tante piccole aziende di qualità che ci sono nel nostro paese, impiegare appieno forme integrate come i centri commerciali naturali, farsi promotore della vita dei centri storici 360 giorni l’anno”.