Toscana : elezioni regionali; Sinistra Civica Ecologista, “prima il programma di cambiamento e la coalizione, poi si discuta della candidata o del candidato presidente. Servono coraggio e discontinuità”

Sinistra Civica Ecologista, nell’incontro con il PD sulle elezioni regionali toscane del 2025, ha ribadito le proprie posizioni sul metodo da seguire. “È fondamentale partire dal programma e dalla definizione della coalizione, solo successivamente – precisa una nota -si potrà discutere della candidatura alla presidenza”, affermano da SCE, sottolineando come l’incontro con i vertici del PD sia stato positivo e centrato sui temi. Da tempo sosteniamo che in Toscana occorrono discontinuità e coraggio per costruire un’alleanza progressista fondata su PD, M5S e AVS, aperta ad altre forze democratiche. La nostra regione può dare un contributo importante alla costruzione dell’alternativa ed essere un laboratorio nazionale capace di dare quella speranza di cambiamento che milioni di elettrici ed elettori progressisti attendono da anni . SCE ha ricordato i cinque documenti programmatici su istituzioni, salute, sociale, ambiente e lavoro che ha inviato alle forze progressiste come contributi alla discussione e ha indicato al PD i punti imprescindibili per un programma rinnovato: l’impegno attivo per la pace, il rifiuto netto dell’autonomia differenziata, la conferma dell’aumento dell’addizionale IRPEF da destinare interamente a difendere la sanità pubblica e i servizi sociali, le politiche per la dignità del lavoro e contro la precarietà, la tutela ambientale con una chiara scelta per la decarbonizzazione, la ripubblicizzazione dell’acqua e una multiutility non quotata in borsa, il contrasto all’overtourism.Nell’incontro Sinistra Civica Ecologista ha inoltre sollevato la questione politica dell’eccesso di concentrazione di potere nelle mani – aggiunga la nota di sinistra civica ecologista -del presidente regionale, una ‘capocrazia’ senza precedenti che danneggia il sistema democratico toscano. Esiste una contraddizione evidente tra la critica al premierato nazionale e l’accettazione del premierato regionale”, sottolinea SCE, auspicando s “celte programmatiche e impegni istituzionali che redistribuiscano il potere decisionale e rafforzino la partecipazione democratica.”.Per SCE, dunque, bisogna partire con il piede giusto, evitare forzature e creare le condizioni affinché PD M5S e AVS “ siano l’asse della nuova coalizione”. All’incontro con il Partito Democratico, in assenza della presidente Monica Barni impegnata all’estero per motivi di lavoro, hanno partecipato Daniela Lastri, vicepresidente di SCE, e Simone Siliani, presidente del Collegio dei soci fondatori di Sinistra Civica Ecologista.