Toscana: il 27 novembre manifestazione regionale Cgil-Cisl-Uil a Firenze per ottenere il cambiamento della legge di stabilità

Lavoro, fisco, pensioni, sviluppo, sociale: “Cambiare la Legge di Stabilità”, sabato 27 novembre a Firenze in piazza Santissima Annunziata ore 8:30-13 manifestazione regionale Cgil-Cisl-Uil Toscana. “Scendiamo in piazza – dice una nota -per sostenere le nostre proposte e le piattaforme presentate al Governo in questi mesi e ribadire le priorità: lavoro, occupazione, lotta alla precarietà, protezioni sociali, non autosufficienza, fisco, pensioni, investimenti e per modificare alcune delle annunciate misure della Legge di Bilancio”. Secondo i sindacati “la  bozza di legge di bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese”. Per questa ragione, Cgil-Cisl-Uil avviano un percorso di mobilitazione “per migliorarne i contenuti nel solco della piattaforma unitaria”. Nel dettaglio i capitoli sui quali i sindacati chiedono cambiamenti sono i seguenti:

PENSIONI: No a quota 102. Serve una pensione di garanzia per giovani, più sostegno a donne, ai lavoratori disoccupati, discontinui e precoci e forti incentivi per la previdenza complementare. Possibilità di pensione: da 62 anni di età, – con 41 anni di contributi senza limiti di età. Migliorare Opzione  donna e rafforzare l’Ape sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.

FISCO:  Incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati. Contrastare lavoro nero, evasione ed elusione fiscale. Basta incentivi a pioggia alle imprese.

SOCIALE: Incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza. Contrastare la povertà, migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.

SVILUPPO: Rafforzare le politiche industriali e di sviluppo. Sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione. Affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale. Risolvere le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise.

LAVORO:  Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. Contrastare la precarietà e rilanciare il potere di acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.