Toscana: mozione consigliera regionale Anna Paris (Pd), «per il futuro della Tenuta di Suvignano, sequestrata alla criminalità organizzata, serve un cambio di passo. Potenziare le attività agricole per creare lavoro sul territorio»

 Valorizzare l’attività agricola e zootecnica della Tenuta di Suvignano e potenziare la redditività della società, ampliando le attività svolte anche ai processi di trasformazione e commercializzazione delle produzioni e ottenendo la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP). Sono questi gli obiettivi della mozione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera Anna Paris (Pd) in merito alla gestione della Tenuta di Suvignano sequestrata alla criminalità organizzata e dal 2018 trasferita per finalità istituzionali all’Ente Terre Regionali Toscane. «La Tenuta di Suvignano rappresenta un vero e proprio simbolo di riscatto dello Stato nella lotta alla mafia – spiega Anna Paris – . La restituzione alla gestione pubblica di questo bene sottratto alla criminalità organizzata costituisce un’importantissima vittoria della legalità. Oggi la società che gestisce la Tenuta di Suvignano si occupa di produzione agricola e zootecnica e di attività agrituristica. Purtroppo la pandemia ha inciso negativamente su queste attività e l’equilibrio  economico è stato raggiunto grazie ai contributi regionali. C’è quindi bisogno di potenziare la redditività della società modernizzando l’attività agricola e valutando la possibilità di introdurre processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli». Gli obiettivi della Regione Toscana rispetto alla Tenuta di Suvignano sono duplici: da un lato quello di essere un centro dove sono organizzate attività di formazione e promozione della cultura della legalità, in raccordo con le scuole, le università e il mondo dell’associazionismo; dall’altro svolgere proficuamente l’attività agricola e quelle connesse, valorizzando le potenzialità dei 638 ettari della Tenuta, ad oggi non pienamente espresse, con produzioni e allevamenti di qualità. «Con i mezzi a disposizione la “Società Agricola Suvignano s.r.l.” non sembra in grado di realizzare quel salto di produttività e di redditività che potrebbe innestare un circuito economico virtuoso in grado di autofinanziare nuovi investimenti di carattere tecnico-produttivo. Al momento è quindi necessario un supporto per effettuare quegli investimenti necessari per trasformare la Tenuta di Suvignano in un’azienda agricola modello e all’avanguardia e conseguentemente in grado di creare lavoro sul territorio e produrre ricchezza per la collettività. L’ottenimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) – conclude la consigliera Anna Paris – può rappresentare un passaggio importante che da un lato va a meglio perfezionare la natura della società e dall’altro può consentire l’accesso alle risorse regionali previste dai Piani di Sviluppo Rurale».