Toscana : nasce la “task-force lupo”, uno nuovo strumento operativo per allevatori. Delibera approvata dalla Giunta . Soddisfatta la Coldiretti
Nasce in Toscana la “Task force lupo”. Si chiama così lo strumento di coordinamento costituito sotto la direzione della vicepresidenza della Regione che sarà punto di riferimento per gli allevatori della Toscana con l’obiettivo di mettere in campo tutte le azioni possibili per prevenire e gestire le varie tematiche attinenti agli attacchi di lupi ai greggi. Lo stabilisce la delibera approvata dalla giunta che istituisce di fatto una “bussola” che servirà, oltre alla prevenzione, agli allevatori colpiti da attacchi di lupi, fornendo informazioni circa le varie possibilità di beneficiare di risarcimenti e gli specifici finanziamenti per le aziende che svolgono attività di allevamento. La task force aiuterà gli allevatori a conoscere tutte le attività messe in atto sul territorio, a valutare l’efficacia delle misure di mitigazione attuate e da attuarsi e a studiare eventuali soluzioni alternative, divulgando anche i monitoraggi delle popolazioni e dei conseguenti danni subiti dalle aziende agricole. I componenti dello strumento di coordinamento “Task force lupo” saranno individuati tra i dipendenti del Settore Attività faunistico venatoria e pesca dilettantistica, pesca in mare e rapporti con i gruppi di azione locale della pesca (FLAGS) della Regione Toscana, una organizzazione che non avrà comunque costi per l’amministrazione. Si lavorerà anche con il coinvolgimento dei vari enti e soggetti interessati alla tematica ed in collaborazione con le università toscane e degli altri soggetti che possono dare un contributo in ambito scientifico.“La tematica della gestione delle popolazioni di lupo, ibridi cane lupo e cani incustoditi – spiega la vicepresidente Saccardi – ha sempre ricevuto un elevato livello di attenzione da parte di tutte le categorie direttamente ed indirettamente interessate oltre che di tutta la cittadinanza in particolar modo per le problematiche che sono conseguenza dei conflitti con gli allevamenti. Per questo abbiamo pensato di istituire questo speciale strumento di coordinamento anche con carattere di una certa urgenza, ritenendo di primaria importanza cercare di mitigare questi problemi sia per gli evidenti risvolti di ordine economico e sociale sia per tutelare i territori”. Soddisfatti Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana: “bene la “task force lupo” istituita dalla Regione Toscana per salvare le centinaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi in Toscana dove la presenza si è moltiplicata negli ultimi anni con stragi negli allevamenti. Plauso di Coldiretti Toscana alla delibera di Giunta regionale con cui si istituisce una task force per affrontare e fronteggiare le problematiche causate agli allevamenti dalle popolazioni di lupo, ibridi cane lupo e cani inselvatichiti incustoditi.Un plauso va alla vicepresidente della Giunta con delega all’Agroalimentare Saccardi per aver compreso la delicatezza e gravità del problema, con i casi emblematici che abbiamo avuto modo di illustrare nel corso dell’incontro ad hoc a Grosseto a maggio. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio .Non si possono lasciar morire pecore e vitelli e costringere alla fuga – insiste Coldiretti Toscana – decine di famiglie che da generazioni popolano le montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane.La presenza di branchi di lupi sta scoraggiando in molte aree l’attività di allevamento mettendo a rischio anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per l’economia montana, rappresenta anche – sottolinea la Coldiretti regionale – un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano. Senza i pascoli – sostiene la Coldiretti Toscana – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città. Negli ultimi anni si è infatti reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie – aggiunge la Coldiretti regionale – al fine di proteggerle da attacchi di lupi e cani randagi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono stati sufficienti per scongiurare il pericolo. La frequenza degli attacchi da parte dei lupi, non solo in alta montagna, è ormai davvero elevata e la Coldiretti sta portando avanti, infatti, il lavoro ministeriale affinché il problema sia contenuto ma occorre lavorare anche sulla prevenzione con la realizzazione di opere di protezione, quali ad esempio la costruzione/ristrutturazione delle stalle, i sistemi fotografici di allarme e la costruzione di recinti per la permanenza notturna degli animali. E’ anche necessario – aggiunge la Coldiretti Regionale – garantire efficienza ed efficacia nel sistema di accertamento e risarcimento dei danni per garantire un completo reintegro della perdita di reddito affinché la convivenza tra l’animale e l’uomo non porti all’abbandono dell’attività di allevamento. Non sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma l’intera comunità poiché – conclude la Coldiretti Toscana – i pastori attraverso la loro opera conservano e valorizzano la montagna e le sue tradizioni.