Toscana : peste suina ; consigliere regionale Casucci (Lega), “minaccia per allevamenti toscani, Regione si muova per sventare disastro economico” .Il vicepresidente del consiglio regionale: “Eventuale blocco esportazioni sarebbe danno gravissimo a filiera” 

“Una programmazione efficace è alla base di ogni gestione efficiente. Dobbiamo evitare ulteriori, gravi problemi ai nostri allevatori e per farlo dobbiamo muoverci in tempi brevi, perché la suinicoltura è un perno economico regionale con un’importante filiera autoctona di carne di qualità e un significativo indotto lavorativo sul territorio. Oggi questa filiera è minacciata dalla peste suina africana che sta già colpendo nel Nord Italia: per questo ho presentato un’interrogazione alla Giunta, sollecitandola all’adozione urgente di ogni iniziativa utile a contrastare il potenziale sopraggiungere di questa epidemia sul nostro territorio”.  E’ quanto annuncia il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci (Lega), riferendosi a recenti rinvenimenti in Piemonte e in Liguria di cinghiali colpiti da questa malattia virale emorragica con elevata resistenza all’ambiente che colpisce i suini domestici e selvatici, con un elevato tasso di contagiosità e mortalità. “Il danno economico conseguente all’eventuale blocco delle esportazioni sarebbe gravissimo. E visto che questa epidemia si propaga tramite i cinghiali ed è strettamente collegata alla loro proliferazione – aggiunge Casucci – è necessario che la Regione si attivi anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, per far riattivare nella sua interezza il Piano nazionale di gestione del cinghiale e sostenere la modifica della legge 157/92 per contenere la fauna selvatica”.