Toscana: Wedding in crescita, come farlo in Terre di Siena

Un settore in decisa crescita anche nel suo indotto turistico. Stiamo parlando di wedding. I dati 2018 consolidano il posizionamento della Toscana che, con una quota pari al 30,9%, si conferma la regione leader del mercato nazionale. Se ne parlerà il 12 dicembre a Siena “durante Wedding, How to do in Terre di Siena”. L’obiettivo, mettere in connessione, albergatori, gestori di strutture ricettive e  ristoratori con chi fa wedding planner. E quindi dare forza alla filiera locale per un tema di grandissima attualità. Secondo i dati regionali, infatti, sia gli arrivi che le presenze turistiche per il settore wedding hanno fatto registrare nel 2018 aumenti a doppia cifra, rispettivamente +42,2% e +34,8%, con un trend di crescita medio annuo pari al +9,2% e al +7,8%. Nel quadriennio 2014-2018 il fenomeno ha evidenziato tassi di crescita significativi. In termini di fatturato totale stimato la percentuale sale al 32,3%. Nel 2018 ci sono stati 2.713 eventi, 134mila arrivi e 546mila presenze. I principali mercati sono la Gran Bretagna, 31,4%, USA, 23,0% e poi Germania, 6,4%, Australia, 5,6%, Olanda, 4,2%, Irlanda, 3,7%, Canada, 3,6%, Norvegia, 3,1%, Brasile, 2,4%, Russia, 2,1%. Il mese preferito, settembre, 23,6%. I mercati emergenti Irlanda, Brasile, Libano, Sud Africa, Turchia, Emirati Arabi, Cina, Lituania. Tra i territori interessanti e con potenzialità di ulteriore crescita in Toscana ci sono chiaramente le Terre di Siena. ”Ristoratori, gestori di strutture ricettive e location sono i destinatari di questa iniziativa a cui abbiamo pensato – dice Luisella Bartali, responsabile turismo Confcommercio Siena –. L’obiettivo è quello di organizzare la filiera dell’offerta e creare delle linee guida per consentire a tutti gli interessati di adeguarsi alle richieste di questo segmento di turismo. Questo evento è parte di un progetto più ampio che si muoverà anche sul territorio e avrà più momenti di incontro con le imprese”. In tutta la Toscana ci sono oltre 5mila operatori della filiera wedding. 49,3 è il numero medio di invitati, 59.000 euro la spesa media per evento, 160,2 milioni di euro il fatturato totale stimato. Le locations emergenti sono i borghi esclusivi, le dimore storiche, mentre le locations “top 5” sono le ville, 38,2%, gli agriturismi, 20,8%, i castelli, 16,4%, i luxury hotel, 15,3%, i Comuni, 3,9%. Anche in questo settore centrale il ruolo della tecnologia, nel 36% dei casi le partecipazioni si inviano via telematica, nel 54% dei casi di crea un hashtag per il wedding day, nel 62% si crea un website dedicato e nel 52% si usa una app per il wedding planning. E poi ci sono le nuove tendenze, come il “Social Wedding”, con gli sposi stranieri soprattutto che creano un hashtag, taggano amici e invitati, cercano ispirazioni su Pinterest e Instagram e si affidano a wedding planner locali per trasformare in realtà quanto visto su smartphone secondo keyword specifiche. A fine evento pubblicano le foto di cerimonia e viaggio e i ringraziamenti per gli invitati mediante mini wedding site. E poi c’è il “Wedding Week”, il matrimonio non si limita al ricevimento, ma i festeggiamenti proseguono per più giorni come se si trattasse di un vero e proprio viaggio, in cui vengono organizzati diversi momenti conviviali per intrattenere gli ospiti, spesso con servizi di visite guidate.