Un giovane studente di Castiglione del Lago, ma nato a Montepulciano, Edoardo Croci, che studia ingegneria dell’Alma Mater Studiorum di Bologna , è tra i nomi arrivati su Marte. Con Perseverance su Marte sono arrivate infatti anche le tre placchette della dimensione di una monetina con incisi 11 milioni di nomi, tra questi anche quello di Edoardo Croci
Partito nel luglio del 2020, dopo un viaggio di sette mesi, il rover della Nasa “Perseverance” ieri, 18 febbraio, è atterrato con successo su Marte, nel cratere Jezeo e mentre il rover sta inviato la sue prime immagine della superficie del pianeta rosso – aprendo una nuova epoca nella storia dell’esplorazione spaziale perché lo scopo della missione è trovare conferme a quanto le due precedenti missioni marziane dell’agenzia Usa (Curiosity e Opportunity), avevano suggerito, che miliardi di anni fa Marte era un pianeta umido e con condizioni potenzialmente adatte alla vita – ricordiamo che la NASA, oltre hai tanti strumenti scientifici, ha inviato una speciale targhetta con incisi alcuni nomi di persone che ne hanno fatto richiesta e che hanno inviato alla NASA anche la proposta di assegnazione del nome del rover stesso. In dettaglio sono 10.932.295 nomi e 155 proposte. Quasi 11 milioni di nomi scritti in piccolo, molto piccolo, in tre placchette dalle dimensioni di una monetina. Per riuscire a farli entrare tutti al JPL hanno usato una tecnica di scrittura già collaudata con il rover Curiosity, tramite flusso elettronico, una irradiazione con elettroni accelerati chiamata E-Beam, uno strumento di precisione capace di fare incisioni ben al di sotto del micrometro.Tra i quasi 11 milioni di nomi scritti nelle tre placchette dalla Nasa anche il nome di Edorado Croci, nato a Montepulciano nel 2000, in provincia di Siena, un giovane studente di ingegneria dell’Alma Mater Studiorum di Bologna che vive a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. “Sono solo una delle tante persone che hanno avuto l’opportunità di essere presenti nell’elenco inciso nel Microchip, uno tra 11 milioni; una grande opportunità che la NASA ha dato ai cittadini del nostro pianeta, un viaggio di esplorazione condiviso che mi unisce alle genti, uomini e donne, di questo pianeta, senza distinzione alcuna, ma che genera, credo, in ciascuno di noi, il desiderio comune conoscenza. Dalle piccole cose, delle piccole emozioni, si possono iniziare a percorrere strade inaspettate” , afferma Edoardo Croci. La Nasa con “Send your name” aveva dato la possibilità di scrivere il proprio nome sul Rover dal 22 maggio al 30 settembre 2019, una sorta di “servizio” per permettere a tutti di sbarcare, nel loro piccolo, su Marte grazie all’incisione del proprio nome sui Microchip che il Microdevices Laboratory di JPL ha prodotto proprio per il Rover. Nel piccolo chip (grande più o meno quanto una moneta di dieci centesimi) per poter inserire circa un milione di nomi sono state scritte righe alte circa 75nm (ancor meno spessa di un capello umano).