Val d’Orcia: Covid ; positiva al virus, anche se asintomatica,Nicoletta Innocenti (presidente ‘Opera Val d’Orcia), “ dobbiamo essere tutti protagonisti di una responsabilità  collettiva, collaborando in ogni modo – dice – con gli operatori sanitari che stanno danno più del massimo in questa fase”

Nicoletta Innocenti, presidente dell’associazione Opera Val d’Orcia, ha scritto

“Quando feci questa foto mesi fa un’amica mi chiese perché tenessi la mascherina sempre così calzata fino sotto il mento, io risposi che come diceva mia nonna “nel più ci sta il meno”. Ma evidentemente in questa fase storica così difficile, attenzioni e accortezze di ogni tipo non sono state nel mio caso sufficienti. E così, se pur asintomatica, ho scoperto di essere positiva al covid. Un tampone fatto per scrupolo, perché per lavoro sono stata ad una fiera a Rimini e seppure con tutte le attenzioni possibili avevo senz’altro avuto più contatti rispetto ad una situazione normale. Un tampone fatto per eccesso di prudenza perché qualche giorno fa ho sentito bruciore agli occhi, dolori articolari e non avendo febbre superiore ai 37.5 mi sono insospettita, non sembrandomi una normale influenza. Un tampone fatto anche grazie all’insistenza di mia figlia, a dimostrazione che i giovani a volte sono più assegnati di noi. Convinte entrambe che in questa seconda fase, nella quale il problema maggiore è costituito dai tantissimi asintomatici, ogni segnale vada raccolto e interpretato, senza angosce ma con grande senso della responsabilità, per proteggere le persone che amiamo e la comunità nella quale viviamo. Questo francamente credo che sia il tema, l’essere tutti protagonisti di una responsabilità  collettiva, collaborando in ogni modo con gli operatori sanitari che stanno danno più del massimo in questa fase. Abbiamo il privilegio di vivere in una regione dove la sanità pubblica funziona, medici preparati e reattivi, appuntamenti rapidissimi, tamponi processati in meno di 24 ore, organizzazione territoriale che funziona, Misericordie, Protezione Civile. A noi sta collaborare per completare il cerchio di questo processo virtuoso che prima o poi ci porterà fuori da questa situazione non facile. Intanto un grande abbraccio a tutti gli amici, e grandissima solidarietà e affetto per chi si trova a vivere questo momento nelle case di riposo, negli ospedali, nelle terapie intensive, accanto alle persone in grande difficoltà. Guardiamo avanti, non perdiamo mai la fiducia.”