“Cortona on the move”:domani 14 luglio al via l’edizione rinnovata del festival. Presidente Giani: “Proposta di qualità”    

Parte domani, giovedì 14 luglio, con l’inaugurazione ufficiale in piazza Signorelli a Cortona, la mostra “Me myself and eye”, dodicesima edizione del festival internazionale organizzato dall’associazione culturale “Cortona on the move” che torna, fino al 2 ottobre, con decine di mostre dislocate tra il centro storico della cittadina, in provincia di Arezzo, la Fortezza medicea del Girifalco e la nuova location ‘Stazione C’ a Camucia. “Questa nuova edizione consolida quella che ormai si è affermata come una tradizione importante, di altissimo livello qualitativo – commenta il presidente della regione Eugenio Giani – .La fotografia, anche grazie alle nuove tecnologie, è più che mai presente nella nostra vita, è una forma d’arte il cui linguaggio è immediatamente comprensibile ad un largo pubblico, ma anche un mezzo per catturare e raccontare la realtà: dai piccoli eventi quotidiani, ai grandi fatti che fanno la storia. Dentro una foto c’è un mondo e festival internazionali come questo di Cortona, hanno il merito di far entrare il mondo nella vita di ciascuno di noi. Cortona On the Move è uno dei progetti più interessanti nell’ambito del sistema regionale per l’Arte contemporanea e la sua proposta artistica concorre a pieno titolo ad avvicinare un pubblico sempre più vasto ai progetti artistici innovativi, una proposta ricca, con importanti ricadute culturali e sociali capace di intercettare anche tantissimi giovani”.”La cultura rappresenta uno dei motori forti per lo sviluppo – conclude Giani – ‘Cortona On the Move’ prosegue la sua ricerca nell’ambito della fotografia  e del linguaggio visivo confermandosi uno dei progetti più interessanti nell’ambito del sistema regionale per l’Arte contemporanea. La sua proposta artistica innovativa e di qualità ambisce a diventare un protagonista della produzione fotografica a livello internazionale e a rendere la sua ricerca sul linguaggio fotografico accessibile e comprensibile al grande pubblico, facendone un fattore di scambio e accrescimento culturale”.