A Siena è partita ‘Rete Dafne’. Attivo il numero verde gratuito 800 777 811 per il sostegno alle vittime di reato

Anche nella provincia di Siena è attivo il numero verde di Rete Dafne, servizio gratuito di accoglienza e sostegno per le vittime di qualsiasi reato, gestito dall’associazione Aleteia- studi e ricerche giustizia riparativa e mediazione, membro di Rete Dafne Italia. Grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Locale, La Società della Salute, la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, l’Azienda Sanitaria e l’Autorità Giudiziaria, formalizzata in un protocollo d’intesa, attuativo della Direttiva dell’Unione Europea che ha introdotto norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, Rete Dafne potrà garantire aiuto e supporto finalizzati a rafforzare le capacità reattive di chi è stato offeso da un reato, attraverso l’accompagnamento ai servizi presenti sul territorio, le informazioni sui diritti, il sostegno psicologico e, dove necessario, medico-psichiatrico. Da oggi quindi  anche nella provincia di Siena, tutti i cittadini di qualsiasi età, provenienza, condizione sociale ed economica possono rivolgersi gratuitamente a Rete Dafne ed usufruire di un aiuto concreto, ricevendo un supporto professionale volto ad accompagnare e sostenere la vittima. Il servizio sarà attivo tramite il numero verde gratuito 800 777 811. Il presidente del Tribunale di Siena . Roberto Carrelli Palombi), ha fatto presente che “gli impegni per l’Azienda USL TSE saranno quelli di garantire prestazioni sanitarie, collaborando al miglioramento di buone prassi, in collegamento con i propri servizi specifici, in particolare favorendo l’integrazione di Rete Dafne Siena con le attività svolte dall’Azienda nell’ambito della Rete Codice Rosa, sia aziendale che regionale.”. Il Consiglio dell’Ordine di Siena ha ringraziato la società Aleteia per aver coinvolto gli avvocati nella costituzione della Rete Dafne : “il protocollo sottoscritto costituisce documento necessario all’eliminazione di forme di emarginazione sociale e discriminazione purtroppo frequenti nei casi di vittime di reato. Tematiche che coinvolgono e che devono coinvolgere gli avvocati quali operatori del diritto”. Secondo l’Avv. Valentina Del Grande ,Consigliera referente delle Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena, “la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per la costituzione della Rete Dafne Siena è un elemento fondamentale che rafforza gli interventi di contrasto ad ogni forma di violenza e di discriminazione e si inserisce in un contesto territoriale già sensibile e attivo su questi temi. Richiamano, inoltre, l’attenzione sulla necessità di integrare le misure di tutela delle vittime di reato con il pieno rispetto  della Convenzione  di Istanbul, che esclude la mediazione penale per le donne vittime di violenza di genere e domestica”.  Anche la presidente del Comitato per le Pari Opportunità degli Avvocati di Siena, avv. Rossella De Franco , ha sottolineato come  il Protocollo Rete Dafne Siena che istituisce una rete a sostegno delle vittime di reato  garantisca “ l’assistenza legale, sociale e psicologica dei più deboli, eliminando le disomogeneità e promuovendo livelli di tutela uniformi”. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena ha  confermato di  voler “fornire il proprio contributo nell’implementare le buone prassi e garantire nuove misure di tutela per tutte le vittime di reato, nella convinzione che la partecipazione congiunta di vari interlocutori qualificati possa portare ad una maggiore sensibilizzazione verso l’attività della Rete Dafne Siena con conseguente maggiore informazione e consapevolezza per le vittime di reato sui servizi gratuiti di accoglienza, ascolto e supporto offerti dalla Rete.”