Abbadia San Salvatore: Maestra di sci, ma senza l’abilitazione per esercitare la professione perché non ha ancora superato l’Eurotest ed è polemica

di Massimo Cherubini (da La Nazione del 14 marzo)

Maestra di sci, ma senza l’abilitazione per esercitare la professione perché non ha ancora superato l’Eurotest. Intorno a questa ambita professione è polemica. Da parte di chi, come Nicoletta Sbrolli 25enne di Abbadia San Salvatore, la prova non l’ha superata. Come lei altre decine di persone che sono, così, ferme al “palo”. Non basta aver sostenuto i corsi, gli esami. Per insegnare si deve superare la prova per poter essere non un Maestro di Sci italiano ma Europeo. E chi intende lavorare solo in Italia? Deve, comunque, superare l’Eurotest. Su questo vertono ricorsi al TAR perché, secondo l’Avvocato Francesco Rondini, esperto in materia, chiamato a difendere Nicoletta Sbrolli e altri giovani Maestri diplomati ma senza diploma, perché ci sarebbero delle violazioni di legge. Eurotest non previsto dalla legge -secondo i ricorrenti- che aggiungono che la prova ha più “carattere agonistico” che tecnico. In sostanza chi sostiene una delle prove dell’Eurotest se la deve”vedere” con il tempo di percorrenza fatto registrare da un apri pista. Una prova- aggiungono- che mette al bando “diversi giovani che hanno voglia di lavorare, una prova -aggiungono- che solo in pochi riescono a superare”. Ci sono, poi. Considerazioni anche di carattere economico. I costi che comportano, il business che starebbe dietro a queste prove determinanti per poter praticare la professione di Maestro di Sci.Di tutt’altra visione -ovviamente- la veduta di Luciano Magnani, presidente del Collegio Nazionale dei Maestri di Sci. Dopo aver ricordato, e sottolineato, che il test è ”sancito dagli indirizzi della Comunità Europea” mostra i dati degli ultimi quattro anni.  Alle prove si sono presentati in 1763 e solo in 53 non l’hanno superata. Tradotto il 96,99 per cento dei candidati in formazione ottiene il definitivo diploma.Un dato opposto rispetto a quello che viene riferito da chi l’Eurotest non lo ha superato. Gli aspiranti Maestri non ancora Maestri parlano di una percentuale tra il 10 e il 15 per cento di candidati che superano il fatidico esame.  Sembra che la materia, disciplinata da disposizioni che risalgono al 2002, sia all’attenzione delle competenti Autorità Europee per una rivisitazione. “In fondo -si chiedono i non idonei- perché non consentirci di lavorare in Italia dove abbiamo frequentato, superandoli, gli esami da Maestro? Il tutto in attesa di superare il test che ci consente di poter insegnare in tutta Europa”.