Acqualagna il 5 dicembre ospita i paesi “custodi” del tartufo con il ministro Garavaglia e il viceministro Centinaio

di Claudio Zeni

Acqualagna (PU), la seconda ‘Città del Tartufo’ per eccellenza, ospiterà domenica 5 dicembre (ore 17.00) presso il Ristorante Hotel ‘La Ginestra’ al Passo del Furlo, il convegno ‘Paesi Custodi del Tartufo – Il Tartufo prezioso indicatore biologico e la valorizzazione delle biodiversità’, organizzato dall’Accademia Italiana del Tartufo nel mondo, presieduta dall’aretino Stefano Sandrucci e dall’Accademia Marchigiani dell’Anno, presieduta da Mario Chiverchia. A tenere a battesimo il progetto ‘Paesi Custodi del Tartufo’ il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ed il Vice-Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini, il Presidente nazionale AIS Antonello Maietta, il Presidente nazionale FIC Rocco Pozzullo, il Presidente nazionale AMIRA Valerio Beltrami e molte altre personalità del panorama politico ed enogastronomico, tra gli Chef anche il pluristellato Enrico Derflingher.’Il farsi custodi della natura e di tutto ciò che di bello hanno creato le persone prima di noi’ è una filosofia portante delle due Accademie.
Accademia Italiana del Tartufo nel mondo e Accademia Marchigiani dell’anno vogliono dunque farsi portavoce di interessi e di istanze sociali a difesa e tutela dei paesaggi italiani. ‘Paesi Custodi del Tartufo’ si pone quindi come un modello vincente in aiuto alle piccole e medie imprese, colonna portante dell’economia del nostro Paese, che devono ricevere assistenza in questa epoca di grande fragilità diventando uno strumento di cambiamento, necessario a contribuire alla crescita di professionalità con la formazione di risorse umane. «L’obbiettivo è quello di guidare la trasformazione personale e professionale per incidere significativamente sul proprio futuro – sottolinea Stefano Sandrucci – daremo forza alle persone attraverso esperienze di apprendimento progettate su bisogni reali valorizzando la ricerca per produrre conoscenza avanzata, costruire programmi di formazione innovativi e acquisire nuove responsabilità sociali, etiche ed ambientali per garantire lo sviluppo sostenibile».