Aggressioni licei fiorentini : Ministro Istruzione Valditara definisce ‘impropria’ la lettera  della Preside liceo Da Vinci di Firenze e si attira tante critiche da parte dell’opposizione di centrosinistra  non solo a livello nazionale ma anche a livello toscano. Difeso invece dai partiti del centrodestra

Il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara si è attirato tante critiche dalle opposizioni di centrosinistra con la sua uscita a ‘Mattino 5’ per attaccare la preside del Liceo Da Vinci di Firenze che aveva invitato gli studenti a non restare indifferenti rispetto alle recenti aggressioni avvenute  in alcuni licei fiorentini da parte di studenti di destra ricordando che “il fascismo in Italia è nato  ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”.  “Di queste lettere – ha commentato il Ministro -non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo. Trovo ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando la polemica in una campagna di odio, delegittimazione e  falsificazione talvolta della realtà. Chiedo ai partiti dell’opposizione maggiore responsabilità. È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”. Tra i primi a intervenire il presidente della regione Toscana Eugenio Giani (Pd) per  esprimere “sincero apprezzamento per la lettera-lezione sull’antifascismo scritta dalla dirigente scolastica Annalisa Savino del Leonardo da Vinci di Firenze dopo il pestaggio avvenuto sabato scorso davanti al Liceo Michelangiolo. “Cara professoressa Savino – aggiunge il presidente – la sua lettera è un monito per tutti ma è anche motivo di orgoglio per tutta la Toscana, terra che affonda le radici della sua storia moderna, sin dal suo simbolo, nella lotta della Resistenza e nel contributo alla nascita della nostra Costituzione, e che ha deciso di inserire nel proprio Statuto l’antifascismo come principio cardine”. Duro anche  il Consigliere Regionale e portavoce toscano della mozione Schlein Iacopo Melio:” il Ministro dell’Istruzione Valditara non ha perso tempo per ostentare tutta l’ignoranza e la matrice di questo Governo, dichiarando che la lettera della Dirigente sia un “atto improprio” e una “iniziativa che esprime una politicizzazione” che lui auspica “non abbia più posto nelle scuole”, altrimenti “verranno presi provvedimenti. Vergogna». Pure il candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico  della Toscana on. Emiliano Fossi esprime  “solidarietà alla preside del ‘Da Vinci’. Un ministro dell’Istruzione non può permettersi di minacciare una preside per una lettera in cui incoraggia gli studenti a non restare indifferenti”.Per il Senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli , eletto in Toscana, “l’atteggiamento del Ministro è paradossale per come il ministro Valditara sia prontamente intervenuto per censurare la lettera della preside Savino del liceo Da Vinci, scritta ai suoi studenti per sensibilizzare rispetto al valore della Memoria, ed è grave il tentativo di voler imporre a dei dipendenti della pubblica amministrazione la propria linea politica.Per contro, lo stesso Ministro, si è guardato bene dal condannare, altrettanto prontamente, l’aggressione agli studenti del Michelangiolo. Il ministro chiarisca se riconosce ancora i valori della Costituzione su cui ha giurato”. Secondo la consigliera regionale del Pd Cruistina Giachi “le parole di Valditara sono incredibili. Un ministro non dovrebbe usare le intimidazioni».Anche per un altro consigliere regionale del Pd, Andrea Vannucci , «non è accettabile il quadro che si sta delineando. Il ministro Valditara deve dimettersi». A difesa del ministro invece i partiti del centrodestra anche a livello regionale . Tra i primi a schierarsi con lui il sen. Paolo Marcheschi eletto in Toscana per Fdi: “Bene ha fatto il Ministro Valditara a invitare tutti coloro che hanno responsabilità formative all’interno dell’ambito scolastico ad astenersi da giudizi morali sull’evento, per il quale le dinamiche dei fatti non sono ancora state definitivamente accertate .Dispiace infatti che oltre ai soliti e scontati politici di sinistra, che hanno il monoargomento dell’antifascismo come unica ragione di esistere, si siano aggiunti anche professori e presidi, che hanno responsabilità morali oltre che didattiche sui propri alunni. Alimentare paure incomprensibili di ideologie sconfitte dalla storia, non aumenta i voti a sinistra (come si è ampiamente visto) ma produce insicurezza, confusione soprattutto tra i ragazzi. Chi si erge a democratico addirittura pretendendo di insegnarlo ai ragazzi nelle scuole fiorentine, è il primo che utilizza il ruolo dominante per non agevolare il dialogo ed il confronto sulle idee. Un ‘fascismo rosso’ di cui nel 2023 anche nella rossa Firenze in pochi (tranne i soliti noti) ne sentono la necessità . Da parte di Fratelli d’Italia, quando saranno accertati i fatti, qualora ci fossero responsabilità riconducibili a qualcuno dei nostri, non ci saranno indugi nel prendere i relativi provvedimenti con chi ha agito senza avere condiviso il nostro codice etico e i valori democratici sui quali si fonda il nostro partito”. Per la Lega sono intervenuti Luca Baroncini, commissario regionale, e Elena Meini capogruppo regionale : “condividiamo totalmente le odierne dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valditara, che – hanno detto – ha duramente criticato la lettera, giustamente definita impropria, scritta da un Preside di una scuola fiorentina all’indomani dei fatti accaduti fuori dal liceo Michelangiolo .L’iniziativa del dirigente scolastico è assolutamente fuori luogo, esce abbondantemente dai suoi compiti di educatore ed ha l’unico effetto di politicizzare quanto successo .Chi è a capo di un istituto ha determinate responsabilità che non deve mai dimenticare.
A tal proposito, auspichiamo, infine, che la Preside, alla luce delle parole dichiarate pubblicamente alla stampa da un professore dell’istituto (“Ho visto tutto, ma è una scuola molto politicizzata, non dite chi sono…”) si impegni affinché tutto il corpo insegnante e tutti gli studenti abbiano la serenità di vivere la scuola per quello che dovrebbe essere: un luogo, uno spazio di confronto ed arricchimento umano e professionale. Su una cosa siamo tutti d’accordo: chi ha alzato le mani ed ancor più chi ha scalciato un ragazzo a terra, non ha attenuanti né giustificazioni. Neanche la riportata provocazione da parte di studenti dei Collettivi di Sinistra. La Lega in questo senso, è stata chiara da subito nel condannare fermamente quanto è avvenuto. Ma questo non autorizza nessuno a strumentalizzare la vicenda in chiave politica o elettorale. Soprattutto chi politica non dovrebbe farla.”