Aperto a Siena il 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia. Gaudini (Ordine Siena): “Questa città è esempio di ingegneria a servizio dell’uomo fin dal 1200”.Oltre 1.300 i delegati  da tutta Italia

“L’ingegneria a servizio dell’uomo, come sempre del resto, ma in questa fase di svolte, l’ingegneria pensata come lo strumento che si prende cura della società attraverso tutte le tradizionali declinazioni e attraverso le nuove declinazioni: l’ingegneria biomedica, la robotica, l’ingegneria aerospaziale”.  Lo ha sottolineato Francesco Gaudini, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, aprendo il 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia – in programma da oggi 2 al 4 ottobre  nella Fortezza Medicea e nei luoghi più iconici della città del Palio, ed organizzato, oltre che dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dagli Ordini degli Ingegneri di Siena e Grosseto – dal titolo “Svolte – Ingegneria per governare il cambiamento”. “Svolte – ha spiegato Gaudini alla platea composta da oltre 1.300 delegati da tutta Italia e dalle autorità – perché siamo di fronte ad una società in continua evoluzione, fatta di cambi anche repentini, di direzione e di traiettorie, svolte sociali economiche e produttive. Cambiamenti che riguardano fenomeni su scala planetaria: dai cambiamenti climatici a quelli voluti dall’uomo con l’introduzione di nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale. L’ingegneria non solo non è immune a queste svolte ma è uno degli strumenti per governare questo cambiamento”.Da ‘padrone di casa’ il presidente Gaudini ha ricordato come “Siena fin dal 1200 abbia rappresentato un esempio di ingegnosità applicata all’arte, alla bellezza e alla funzionalità” con un centro storico patrimonio dell’umanità Unesco. “Tesori nascosti anche dal punto di vista ingegneristico, come i bottini, un acquedotto medievale, ancora oggi funzionante”. Una macchina organizzativa imponente per l’Ordine degli Ingegneri di Siena: “Se siamo arrivati qui – ha detto Gaudini – è anche grazie al lavoro sinergico fatto dal nostro Ordine, quello di Grosseto e da tutte le realtà presenti nella città, dall’Amministrazione comunale, al mondo delle Contrade, dai soggetti erogatori di servizi alle nostre eccellenze musicali, all’Università, dalla federazione Albergatori, e non ultimo, il fondamentale contributo del Consiglio Nazionale e della Fondazione del Consiglio Nazionale”.  “E’ una assoluta novità poi l’idea del Congresso diffuso, dislocato cioè in più luoghi iconici della città e con la creazione di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori, in linea con la propensione degli ultimi anni di realizzare eventi sempre più aperti al mondo della cultura, della politica, della società civile” ha sottolineato  ancora il presidente dell’Ordine di Siena. Fra i saluti istituzionali quello del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio: “Sono certa che questo Congresso – ha detto – segnerà una importante svolta nel vostro impegno per una società più sostenibile, più inclusiva, più sicura e più efficiente”, e “vi ringrazio per la scelta di scelta di tenere il congresso a Siena, nei luoghi più iconici della città”. La neopresidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti ha dato il “Benvenuti nella nostra realtà, dove l’innovazione tecnologica è strategica; i temi della tutela del territorio sono centrali, si deve tornare ad investire, i temi dell’abitare del costruire e del rigenerare. Dobbiamo superare la distinzione fra grandi e piccole opere, ognuna di esse deve essere funzionale ai cittadini”. Il programma del 68esimo Congresso Nazionale è stato pensato per definire il quadro generale e alcune linee di indirizzo che consentano alla categoria professionale degli ingegneri di mantenere la propria competitività. Esso è pensato come un contenitore diviso in due parti: dibattiti e aggiornamento su temi di attualità e questioni di ordine tecnico che riguardano la professione e le molte svolte in atto; confronto tra i delegati finalizzata a individuare concretamente cosa e come il sistema ordinistico dovrebbe fare per rappresentare in modo efficace la figura dell’ingegnere. Per ciò che riguarda la parte dei dibattiti, essi saranno sviluppati attraverso la presenza di esperti o lo storytelling di esperienze nel campo dell’ingegneria.Nel programma di domani giovedì, 3 ottobre, i moduli di dibattito, con la presenza di esperti di estrazione non solo ingegneristica, verterà su alcune tematiche o meglio “svolte” capaci di condizionare, far crescere ed evolvere il comparto dell’ingegneria: dalle case green alle pratiche di rigenerazione urbana, dal recente Piano Transizione 5.0 ai nuovi indirizzi di machine learning propri dell’ingegneria industriale, fino a giungere ad un dibattito sugli orientamenti dell’Intelligenza artificiale ad uso e consumo dei professionisti.