Cantine Aperte compie trent’anni: il 27-28 maggio in tutta la Toscana è festa per l’evento che ha rivoluzionato l’enoturismo

Vino, musica, aperitivi al tramonto sui vigneti, passeggiate tra i filari, wine trakking, incontri d’arte. Ma anche degustazioni suggestive e uniche oltre a pranzi in cantina con il produttore. Sono alcune proposte del ricco cartellone di eventi che fanno da filo conduttore in tutta la Toscana a Cantine Aperte (dal 27 al 28 maggio), che quest’anno celebra i trenta anni dalla nascita di un modello che ha cambiato il modo di percepire e vivere il vino da un lato e di accogliere e raccontare le cantine dall’altro. Un fil rouge che dalla Maremma al Chianti Classico, da Montalcino a Prato, da Montepulciano a Lucca, fino alla costa livornese darà vita a una vera e propria festa per questo traguardo. Nessuna zona della Toscana esclusa per l’iniziativa del Movimento Turismo del Vino Toscana che ogni anno coinvolge sempre più cantine e un numero maggiore di appassionati. Nato trent’anni fa, grazie all’intuizione di Donatella Cinelli Colombini, Cantine Aperte è oggi un appuntamento unico nel panorama dell’enologia italiana e dalle sole 25 cantine accessibili ai visitatori il primo anno, è arrivato a contare oggi oltre 25mila aziende vinicole che offrono accoglienza. Un modo per valorizzare il turismo nei distretti viticoli per un business che vale oltre 2,5 miliardi di euro. «Aprirsi ai visitatori e agli appassionati – spiega il Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini Cinelli Colombini – è una ricchezza per noi produttori, è un modo per le cantine per crescere, per confrontarsi con gli appassionati, capirne il ritorno dopo che hanno degustato un vino. È un modo per capire il mercato e anticipare le tendenze e allo stesso tempo anche per lanciare le novità e i programmi che saranno il filo conduttore dell’annata turistica 2023. Per questo è anche uno stimolo a fare sempre meglio nel modello di accoglienza che si può dire unico al mondo. Dopo la Pandemia siamo tornati a parlare tante lingue in cantina grazie alla importante percentuale di visitatori dall’estero, un pubblico attento che proprio nelle nostre aziende trova la vera esperienza da ricordare».