Castiglione del Lago :’Idee Musicali’ presenta )hope-n( generi e contaminazioni artistiche diverse; domenica 4 luglio concerto di Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic

Idee Musicali 2021 )hope-n( è il titolo della piccola stagione di due concerti, simbolica chiusura dell’evento [R]evolution, interrotto a marzo 2020 a causa della pandemia e “ponte” verso il 2022.  I concerti si svolgeranno alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago il 4 e 8 luglio. Il festival è nato tre anni fa per iniziativa di tre giovani musicisti umbri, Damiano Babbini, Catherine Bruni, Margherita Sanchini, che hanno dato vita a “Gli Insensati” e che vogliono proporre sul territorio un progetto musicale fortemente innovativo.  Domenica 4 luglio vedremo sul palco della suggestiva Rocca Medievale castiglionese Gabriele Mirabassi, in duo con il brasiliano di origine araba Roberto Taufic. L’8 luglio sarà la volta della violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill, che presenta “Suite Dreams”. Entrambi i concerti inizieranno alle 21:15“Um Brasil diferente” è il titolo del concerto di domenica 4 luglio con Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Taufic alla chitarra.  Due viaggi in direzione opposta, un’andata e un ritorno che si incrociano a mezza strada, così si potrebbe definire l’incontro tra Mirabassi e Taufic. Gabriele scopre il Brasile una decina di anni fa e da allora lo frequenta con tanta assiduità da farlo diventare un punto di riferimento centrale della sua esperienza umana e musicale. Roberto è partito da Natal, nel nord est del Brasile, da ragazzo alla volta dell’Italia, dove in qualche modo ha compiuto il percorso inverso, lasciando che l’atteggiamento europeo nei confronti del jazz fecondasse la sua atavica lingua musicale. Da qui nasce “Um Brasil diferente“: la rilettura di un repertorio di canzoni e pezzi strumentali di varie epoche che hanno in comune l’aver rappresentato il suono di generazioni intere di brasiliani, alle quali si aggiungono composizioni originali legate a doppio filo all’idea dello sguardo da lontano, cercando quella prospettiva e quella nitidezza di visione che si guadagna solo allontanandosi dall’oggetto guardato. Un Brasile profondo, identitario, oggetto di rispetto e affetto, visto da un’angolazione peculiare, che i due protagonisti hanno scoperto di avere in comune nel preciso punto di incontro dell’andata dell’uno e del ritorno dell’altro.