Castiglione del Lago : si chiude “Narrazioni: storie, racconti scritture”; giovedì 2 settembre Caterina Soffici presenta “Quello che possiedi”
Si chiude con un bilancio positivo e molto incoraggiante la prima edizione di “Narrazioni: storie, racconti, scritture”, una delle più belle novità dell’estate castiglionese 2021. Nono ed ultimo appuntamento giovedì 2 settembre con Caterina Soffici che presenta “Quello che possiedi”, edito da Feltrinelli. L’evento è realizzato dalla Biblioteca Comunale di Castiglione del Lago in collaborazione con la libreria Libri Parlanti Books & Coffee e il supporto logistico di Lagodarte Impresa Sociale.«Bilancio più che positivo per la prima edizione di Narrazioni – ha dichiarato Andrea Sacco, vicesindaco del Comune di Castiglione del Lago – che ha raccolto un importante consenso di pubblico. Una novità assoluta nel vasto panorama dell’offerta culturale pensata dal Comune di Castiglione del Lago frutto di una sinergia importante fra pubblico e privato, che ha valorizzato autori di livello nazionale ma anche autori locali sfruttando il fascino di un luogo, il Giardino del Pomarancio nella Rocca Medievale, splendida cornice per iniziative di approfondimento e condivisione».«Siamo soddisfattissime – ha confermato Maria Grazia Virgilio, titolare con Monica Fanicchi di Libri Parlanti – di essere state accolte dall’Amministrazione di Castiglione del Lago per questo tipo di manifestazione, da noi proposta ma poi da tutti accolta e sostenuta con convinzione. L’idea e la “suggestione” è stata quella mettere insieme una serie di iniziative che già portavamo avanti, mettendole “a sistema”. Un’occasione di cultura con i libri, gli autori e le letture: tante le presenze, notevole il seguito mediatico e un bilancio, quindi, estremamente positivo».Ecco la trama del libro. Clotilde Brunori Princi ha ottantadue anni, è elegante, impeccabile ed eccentrica come è sempre stata: il tempo e la malattia hanno sbiadito la sua bellezza, ma non la sua tempra. Sua figlia Olivia è in piena crisi di mezza età: vegetariana, ossessionata dalla forma fisica, corre per non pensare alla propria vita intrappolata fra un marito sempre più distante, i figli ormai cresciuti e quella madre così difficile. Una mattina d’autunno Clotilde sparisce da Villa del Grifo, la dimora di famiglia sulle colline di Firenze. Non è uno dei brevi viaggi – molto chiacchierati dagli avventori del bar tabacchi delle Tre Vie – di quando, prima ragazza e poi giovane sposa, partiva a bordo della sua Lancia Aurelia. Nessuno può saperlo, ma la nuova fuga ha a che fare con qualcosa di doloroso accaduto nel suo passato, qualcosa che è sempre stato occultato dietro la ricchezza e il privilegio. Ma quello che possiedi finisce per possederti: con l’approssimarsi della fine Clotilde è costretta ad affrontare i suoi demoni, e Olivia si ritrova suo malgrado coinvolta nella resa dei conti. A lei la scelta se continuare sulla strada della sottomissione e della negazione o prendere in mano il suo destino, per dimostrare prima di tutto a se stessa che ognuno può scrivere il proprio futuro. Caterina Soffici ci racconta le ferite e il coraggio di una madre e di una figlia, una storia di ribellione e riscatto che è anche l’affresco di una città e di una di società che, quanto più vede crollare le proprie certezze, tanto più si abbarbica ai suoi vezzi e alle sue cerimonie.