Cetona: consigliere opposizione Niccolucci (Pres. Circolo FDI) spiega perchè ha votato contro la mozione di maggioranza di centrosinistra su condizioni di detenzione di Ilaria Salis in Ungheria,” il garantismo dimostrato da una parte della sinistra è affetto da strabismo ideologico. Si dimentica che anche in Italia la condizione delle carceri non è quella su cui dovrebbe erigersi uno stato di diritto.”

Riceviamo e pubblichiamo una sintesi dell’intervento del consigliere di opposizione di Cetona Antonello Niccolucci (pres. Circolo Fdi) per esprimere il voto contrario alla mozione del centrosinistra sulla detenzione di Ilaria Salis in Ungheria

“  Innanzitutto vorrei fare una necessaria e importante premessa perché questa mia dichiarazione di voto non venga strumentalizzata. Esprimo il mio profondo sdegno nel vedere una persona incatenata, ovunque avvenga. Rilevo, però, che il garantismo dimostrato da una parte della sinistra, compresa la mozione di cui stiamo trattando, sia affetto da strabismo ideologico. Si dimentica che anche in Italia la condizione delle carceri non è quella su cui dovrebbe erigersi uno stato di diritto.Nel 2022 ci sono stati 547 casi di ingiuste detenzioni ed errori  giudiziari con una spesa per indennizzi e risarcimenti che supera i 37 milioni di euro. In molti si indignarono per l’immagine di Ezio Tortora mostrato in manette dopo l’arresto.  Decisiva fu la legge 492/1992 arrivata nel momento in cui cambiò il regolamento e il compito di accompagnare i detenuti passò dai carabinieri agli agenti della polizia penitenziari .La norma introdusse  che “ salvo particolari circostanze come la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga, non fosse ammesso l’uso delle manette nella traduzione del recluso”. Quindi, in molti casi, anche oggi in Italia vige l’uso delle manette. L’unica cosa che non è possibile fare   quella di fotografare o riprendere visivamente la persona ammanettata. Credo, quindi, che l’Europa debba intervenire seriamente, sia in Ungheria ma anche in Italia. Così come credo che non sia corretto focalizzare l’attenzione ed amplificare  su un caso, solo perché riferito a persona di chiara matrice ideologia vicina ai promotori della mozione. Perchè  tanto interesse solo per Ilaria Salis?”. Ricordati  i presunti precedenti in Italia  della Salis che  è in carcere in Ungheria da quasi un anno quando è stata arrestata a Budapest perché accusata di aver partecipato all’aggressione di alcuni presunti neo nazisti che avevano preso parte al “Giorno dell’Onore”. Rammento che la manifestazione è organizzata per commemorare le imprese di un battaglione che nel 1945 si oppose all’Armata Rossa giustamente percepita più pericolosa dei nazisti. Quindi è una commemorazione di persone decedute che hanno combattuto per la propria Patria. Il Giorno dell’Onore è  un evento annuale in Ungheria, assolutamente legale e periodico  organizzato dall’associazione Legio Hungaria. Il “Giorno dell’onore” ricorda un momento traumatico per la nazione ungherese. Quel che non possiamo capire, nella nostra Italia antifascista e liberata, è la memoria degli ungheresi. A Bruxelles Orbán ha spiegato che non c’è stato nessun accanimento e che il trattamento riservato a Salis è lo stesso per tutti i prigionieri: «è quello che avviene nelle aule di giustizia degli Stati Uniti, dove gli imputati entrano con mani e piedi legati».Il Presidente del Consiglio Italiano, nel pieno e dovuto rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese, ha portato l’attenzione del primo ministro Orban sul caso della nostra connazionale Ilaria Salis, facendo seguito alle iniziative diplomatiche già avviate dal vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani con il suo omologo ungherese.Più di questo non si poteva fare anche per la nota autonomia, che spesso viene appositamente dimenticata, che  esiste tra il potere esecutivo ed il potere giudiziario, tanto più se questo è straniero. Ciò è stato fatto da nostro Governo indipendentemente dal fatto se la Salis fosse stata di destra o fosse stata, come lo è, di sinistra. Altrettanta sensibilità, però, la sinistra italiana non l’ha avuta né a livello centrale, né con iniziative di questo Consilio Comunale, per esprimere la solidarietà al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a seguito, da ultimo,  delle gravi parole offensive perpetrate dal Presidente della Regione Campania De Luca, né quando l’immagine del nostro Premier è stata posta a testa in giù con i peggiori insulti, nè quando, recentemente, a Roma, all’immagine della Premier è stato appiccato addirittura il fuoco. Stride, quindi, questa sensibilità intermittente che si prostra per i propri seguaci e al tempo stesso,  denota la più assoluta indifferenza per tutti gli altri, compresi i soggetti ai vertici istituzionali.”