Chianciano : Pd , “ dopo 7 mesi dall’ingresso del nuovo socio non ci risultano piani aziendali per le Terme di Chianciano. Scorretto il Sindaco per non aver condiviso nulla del processo in corso sul concordato preventivo, nè con la Città nè con le categorie economiche/produttive e neppure con il Consiglio Comunale. Chiediamo una assemblea pubblica”
Dal Pd di Chianciano riceviamo e pubblichiamo
“Quando a novembre scorso scrivemmo in merito al possibile subentro – poi concretizzatosi – di Feidos nel capitale di Terme di Chianciano, mediante acquisizione delle maggioranza delle quote detenute da Banca MPS, eravamo ottimisti. Poteva rappresentare una decisiva opportunità, non solo per l’Azienda, ma anche per Chianciano Terme e per il Territorio. Già allora però sottolineavamo che la parte pubblica (Regione e Comune) doveva porre particolare attenzione poiché, se non gestita e supportata da necessarie garanzie, l’operazione poteva invece rappresentare un rischio. Il Partito Democratico di Chianciano Terme da sempre favorevole al completamento della fase di privatizzazione ed all’ingresso di nuovi partners, tanto più se del settore, ha sempre richiesto una visione prospettica e la necessità di investire in un territorio che, come quello di Chianciano Terme, basa tutta la propria economia sul turismo e sul termalismo, di cui le Terme ne sono elemento centrale. A tutt’oggi (dopo 7 mesi dall’ingresso del nuovo Socio) non ci risultano piani aziendali se non si considera tale la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo , presentata a fine maggio, da parte di Terme di Chianciano Spa. Siamo coscienti della forte esposizione debitoria che però era ben nota a tutti, incluso ovviamente il Socio subentrato. Torniamo a sottolineare la grave scorrettezza del Sindaco per non aver condiviso nulla del processo in corso, nè con la Città nè con le categorie economiche/produttive e neppure con il Consiglio Comunale (… sarebbe stato un percorso troppo democratico???). Quello che appare è un’accettazione pedissequa delle richieste del Privato, rispetto alla funzione pubblica che ricopre. Se non vuole più agire responsabilmente per tutti ne può trarre velocemente le conseguenze. Riteniamo elemento fondamentale che anche la Regione Toscana riprenda in mano con più forza e con presenza attiva la situazione, per non perdere ciò che può essere ancora salvato e per non compromettere anche la possibilità di investimento da parte di Inail.Consapevoli che si sta giocando una partita storica per il futuro di Chianciano Terme, il Partito Democratico dopo la richiesta di concordato, ritiene fondamentale ed irrinunciabile che la Comunità conosca le prospettive e le idee (se ce ne sono) per il futuro della Società. La nostra intenzione è costruire e convocare entro breve tempo un’assemblea pubblica , invitando i lavoratori termali, il sindacato, i fornitori, le associazioni produttive, gli imprenditori e tutti i Cittadini per valutare insieme i possibili sviluppi della procedura avviata davanti al Tribunale e le prospettive che abbiamo davanti a noi. E’ veramente ora che la Comunità riprenda in mano il proprio futuro”.