Chianciano : preoccupazione e delusione del Pd, “ con la chiusura del centro UPMC la cittadina perde un altro pezzo significativo per la qualità e l’attrattività della sua offerta”

Dal Pd di Chianciano guidato da Giacomo Serini riceviamo e pubblichiamo

“Con la chiusura del centro UPMC Chianciano Terme perde un altro pezzo significativo per la qualità e l’attrattività della sua offerta di salute e benessere per turisti, ospiti e cittadini, sia della nostra cittadina che dei comuni limitrofi.Non possiamo che esprimere preoccupazione e delusione, come si legge anche in una petizione promossa da un gruppo di cittadini, in quanto l’UPMC era in grado di fornire programmi di salute, attività di riabilitazione e prevenzione per patologie oncologiche, cardiologiche e del Parkinson. Così come non possiamo non chiederci se in questo ulteriore segnale del decadimento e del lento ma costante peggioramento dell’immagine della nostra cittadina ci siano anche responsabilità da parte di chi questa città la governa ormai da 8 anni; il quadro è abbastanza chiaro ed evidente da tempo: l’offerta turistico sanitaria e della salute perde pezzi, gli alberghi aperti si contano sulle dita di una mano, la stessa cosa si dica delle attività commerciali (passeggiare per certe strade di Chianciano Terme mette ormai tristezza e malinconia, “che tristezza vedere Chianciano come è ridotta” sentiamo spesso dire da chi torna a Chianciano Terme dopo qualche anno), i progetti di promozione non “si vedono” o quanto meno non decollano. Insomma gli obiettivi di “svolta”, di “rilancio” con cui l’attuale amministrazione si era orgogliosamente presentata ormai 8 anni fa’ sono evidentemente naufragati ed ancor più non si presentano prospettive ed idee di futuro. Anche la situazione delle Terme di Chianciano infatti , che rimane il principale volano economico del Paese, è a dir poco in questo momento nebulosa e incerta , nulla si sa e nulla si dice alla cittadinanza, alle forze economiche, imprenditoriali e politiche da parte del primo cittadino, dalla ormai remota assemblea pubblica in cui fu presentato l’intervento salvifico dei “russi”. Lo riteniamo grave e incomprensibile. La situazione lo ribadiamo è preoccupante: un’altra stagione turistico termale se n’è andata ed anche la prossima si prospetta buia.Auspichiamo infine che si faccia tutto il possibile, con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali ma anche privati del territorio che possano essere interessati e stimolati perché il patrimonio di servizi, attività, esperienza, conoscenze e strutture che ha offerto fino ad oggi UPMC non vada disperso e possa in qualche modo rimanere a disposizione di ospiti e cittadini del nostro territorio”