Chiusi : elezioni amministrative: Rita Fiorini Vagnetti (“Coraggio Italia”), “il neo sindaco Sonnini e la sua coalizione, forse un po’ troppo allargata , potranno e sapranno tutti insieme far voltare pagina a Chiusi, ricreando un clima di opportunità per un paese che loro stessi, politicamente,  hanno governato da sempre?!”

Da Rita Fiorini Vagnetti (“Coraggio Italia”) riceviamo e pubblichiamo

“Cosa si può dire a posteriore? Solo prendere atto della “sconfitta”, non credo sia intellettualmente onesto nei confronti dei tanti elettori che, sperando e credendo in un cambiamento necessario per i tempi che stiamo vivendo, hanno dato fiducia ad una persona seria, capace, impegnata ad alto livello professionale che poteva veramente rappresentare “la svolta”. Ovviamente si deve rispettare la volontà degli elettori, pur mantenendo lucidità ed obiettività di giudizio e valutazione .Quindi vorrei esprimere, senza entrare in valutazioni personalistiche(del resto il neo eletto sindaco fa parte della folta schiera di ex istituto l. Einaudi di Chiusi, buon marchio di fabbrica!) e questo per me  e per i miei tantissimi colleghi, è un grosso merito come docente e dirigente scolastico, qualche riflessione di natura assolutamente politica, senza voler disconoscere il valore del risultato. Qualcuno, saggio e veterano del lavoro, quando ero a Roma, soleva dirmi “meglio solo che male(eufemismo!) accompagnato”.In alcuni casi però dobbiamo dire meglio in tanti, visti i risultati . Il sindaco, per esempio, vince con una coalizione allargata, forse, a mio modesto avviso, troppo estesa con partecipanti legati da un filo conduttore un po’ strano, particolare che, ai più scaltri, può sembrare innaturale. Ma se hanno vinto, allora vuol dire che la maggioranza, in verità un po’ esigua in termini di rapporti con la popolazione avente diritto al voto, la pensa come loro e hanno dato loro mandato e fiducia per governare . Ecco qui viene il difficile .Potranno e sapranno tutti insieme far voltare pagina a Chiusi, ricreando un clima di opportunità per un paese che loro stessi, politicamente,  hanno governato da sempre?! Allora il più ingenuo potrebbe affermare: ma allora si trattava solo di cambiare il direttore di un’ orchestra spesso stonata?!Mi sembra però troppo semplicistico e ingeneroso!  Voglio sperare, come cittadina, che si tratti di ben altro, di qualcosa di più profondo che abbia una progettazione articolata, concreta, legata al territorio . Anche a Siena il voltar pagina ha significato riproporre lo stesso cliché, puntando addirittura su persona degna, però con il piccolo dettaglio di non essere senese. Qualcuno potrebbe obbiettare che anch’io, pur essendo di Roma, ho dato spesso il mio, pur modesto, contributo al paese in cui ormai da anni vivo con la mia famiglia e dove ho lavorato nella e per la scuola per tantissimi anni . Questo però, a mio avviso, fa la differenza .Mi sembrava questa condizione essere un valore aggiunto ma probabilmente mi sbagliavo .Il futuro saprà e potrà parlare sicuramente meglio di me”