Chiusi: Francesca Andruzzi protagonista di una serata magica. Ha presentato i suoi libri di racconti e di rime  di fronte a un pubblico attento e divertito

Avvocato prima di tutto, poi giornalista, quindi scrittrice  ma soprattutto una attrice che sa stare sul palcoscenico e sa incantare il pubblico con la sua ironia, le sue battute e il suo romanesco divertente e mai volgare. Tutte professioni in cui la parola conta parecchio, tanto . Una attrice vera Francesca Andruzzi che è stata la protagonista, anzi la vera “mattatrice” (Gassmann docet) di una serata incredibile svoltasi nella nuova piazza Garibaldi a Chiusi Scalo dove è stata invitata a presentare i suoi libri, diciamo subito  ‘gialli’ nel senso della parola di un genere letterario forse non valutato positivamente da tutti , ma anche le sue rime pubblicate in “Rimando” ( il titolo ha tutto un significato). Introdotta dal giornalista locale Marco Lorenzoni che ha fatto un salto indietro nel tempo per ricordare il premio giornalistico dal titolo “Penne pulite” che si svolse tanti anni addietro a Sarteano (ma erano gli anni subito dopo il caso di ‘Mani Pulite’) per parlare di Francesca Andruzzi come “penna arrabbiata” per quello che scrive soprattutto sui social. Paragone che la scrittrice non ha accettato e simpaticamente ha ribattuto al suo interlocutore che la sua prosa è stata sempre dettata da quello che pensa sia giusto. Sul palco anche Paola Margheriti, Monica Fanicchi e Maria Grazia Virgilio dell’associazione “Libri Parlanti” di Castiglion del Lago. Tra il pubblico anche l’assessore alla cultura Mauro Bischeri, la fotografa Paola Lai (la copertina di ‘Rimando’ è la sua), l’artista Roberta Betti (suo il segnalibro originale), l’avvocato penalista Ugo  Pansolli, suo socio nello studio legale da 25 anni. Molte le motivazioni sulla parità di genere che deve essere ‘culturale’ svelate da Francesca sollecitata dalle domande dai suoi interlocutori soprattutto sui ‘gialli’ di “Tre donne e un mistero” e di “Uomini all’alba” (“appassionata di gialli fin da piccola perché lo era mio padre- ha raccontato – e la casa era piena di libri noir”) fino all’ultima sua opera letteraria “Buoni e cattivi”. Libri che lei scrive perché le piace da sempre scrivere senza porsi problemi di incipit o di tecnica. “Scrivo quando mi sento di scrivere e se poi i miei libri sono apprezzati ne sono felice- precisa- perché amo la condivisione”: Insomma una serata diversa, divertente e magica.